lunedì 31 dicembre 2007


Preparativi, aspettative, promesse, propositi...
Ogni anno finisce ed inizia sempre così:
voglia di cambiare, voglia di qualcosa di buono, di nuovo.
Basta sbagli, basta lacrime.
Anno nuovo, vita nuova, Si, si dice sempre così ..
Il problema è che tra dire e fare, direbbe un vecchio detto,
c'è di mezzo il mare.
Un anno nuovo di zecca davanti e
mi prende subito questa voglia di promesse tra me e me;
Correre nei cuori che sto abitando e
fare uno scatto indietro verso quelli che ho abitato.
Fare il non fatto. Gridare il non detto.
A volte manca il coraggio.
Ora non devo farmelo mancare.
A volte c'è troppo orgoglio.
Ora devo metterlo sotto i piedi e correre.
Sciogliere i nodi in gola e partire da zero.
Domani si riparte.

2008

Leggeri.
Senza arretrati, senza rimpianti.
Solo ricordi.
Punto e a capo.

Oggi,
Parto per Menton,
iniziare da quel lungo mare,
con l'essenziale
un bicchiere e uno spumante
brindando e spaccando il calice
difronte a quel mare, che sa, che ha visto....

Buon anno a tutti.

mercoledì 26 dicembre 2007

Sono, provo e vivo dentro...


Ci sono parole che mi rimangono incastrate a metà tra la gola e la pancia.
Ci sono lacrime che non hanno il coraggio di rigarmi le guance e rimangono là,immobili e silenti dietro ai miei occhi.
Ci sono emozioni che sgorgano fuori dal mio cuore ,che non riesce più a contenerle,e si arrestano nella mente troppo ragionevole per lasciarle andare oltre.
C'è l'amore che non voglio più dare,l'amore che ricevo e non voglio,l'amore che vorrei e che non ho.
C'è la solitudine ed il piacere di assaporarla a dispetto di tutto quello che mi gira vorticoso intorno.
C'è la quiete di sapere che tutto và esattamente come deve andare perchè Qualcuno, lassù sopra le nuvole, mi guarda e mi accarezza con un potere che percepisco.
Ci sono ricordi che bruciano come ferite cosparse di sale ed altri assopiti in attesa di travolgermi rievocati da un nome o da un profumo.
Ci sono foto scattate col cuorei, espressioni ed attimi di vita che ho amato, dalle quali a volte mi lascio avvolgere l'anima, sapendo di poterle rivedere soltanto io, con gli occhi del passato.

Tutto quello che sono,che provo e che vivo davvero è dentro.

Buon Natale ...


Lucine ed alberi di natale. Pacchetti dalle carte variopinte e paesaggi innevati.
Richieste di solidarietà e voglia di fare qualcosa in più per gli altri.
Famiglie intorno ad un tavolo imbandito e bicchieri traboccanti di spumante.
Panettone e cioccolatini.

Eppure , si percepisce una strisciante malinconia che avvolge la maggior parte delle persone. Sono in moltissimi, ormai, quelli che dichiarano di detestare il Natale.

Dentro ognuno di noi è presente il senso del Natale:

la rinascita di Dio sulla terra, il ritorno della speranza, l'unione delle famiglie, il desiderio di un futuro migliore, il saper offrire un po' della nostra fortuna a chi di fortuna ne ha avuta pochissima.
Poi ci scontriamo con la realtà del consumismo
a tutti i costi e ci sentiamo inadeguati...
e scatta l'insoddisfazione.

La Fede è fuori moda...ed il bambino Gesù,
nato in una stalla, nella miseria, nella solitudine di una grotta
lontana dal resto del mondo è stato prontamente sostituito
da un paffuto babbo natale coperto di velluto e carico di regali!
Allora via!! Dobbiamo essere belli, ben vestiti,

con molti soldi che possano dimostrare agli altri la nostra improvvisa generosità,
pranzi esagerati, addobbi vistosissimi, pupazzi appesi alle finestre....
ma,a questo punto, per festeggiare cosa?

Chi non crede in Dio dovrebbe astenersi dal festeggiare la nascita di un falegname,

sarebbe assurdo!

Torniamo a fare il presepe, vero simbolo di ciò che significa il Natale,

torniamo a spiegare ai bambini che il più bel dono è fare del bene agli altri,
torniamo a parlare e riscoprirci vicini intorno alla tavola del 25 dicembre.
Diffondiamo amore ,iniziando dal Natale ma continuando tutto l'anno.
Non è buonismo.
E' l'unico modo che abbiamo per tornare ad assaporare

la vera magia del Natale ed essere felici.
Auguri a tutti, perchè insieme possiamo riscoprire almeno un pizzico di quella magia.


BUON NATALE

lunedì 24 dicembre 2007

Qualche risata...


E su dai che quattro risate me le sono fatte
caruccio, leggero e simpatico...
lei veramente bella
Pieraccioni con sta parlata che ti fa impazziiii
e Garko che è un gran pezzo d'homo,
e che ve lo dico a faaa.
Bello !!!

mercoledì 19 dicembre 2007

Danko


E' una notte insonne, piene di pena,
intinta di un dolore che resta e che assale le spalle.
Non posso sentirmi serena,
non so che tempo è quello che sto vivendo,
riconosco un dolore in questi due occhi.

Due occhi che fanno male,
molto male
un dolore chiaro e profondo ...
un rapporto che è finito
e qualcuno che soffre di più.

Sono passati nove anni,
e oggi scattando queste foto
è stato inevitabile pensare
alla parola che spesso si pronuncia
"passerà"

DANKO
è toccato anche a te
il dolore di una separazione
che tocca a molti bimbi ...
a te non è toccato di meno.
Errori di adulti
spesso egoisti
e che pur riconoscendo
le proprie mancanze
rimangono a guardare,
versando lacrime notturne
di cui tu non te ne fai nulla.

Che cosa passerà ???

Nei tuoi occhi il tempo sembra si sia fermato,
fermato, si... cosa e come passerà.
Passa tutto,
si affievolisce il ricordo,
si sente anche la vita che scorre,
e che non basta, non basta ancora,
perché c'è ancora da raschiare con la pialla della nostalgia,
una ferita copiosamente aperta.
Qualcuno rimanga a vegliare il mio sonno,
contemplando un piccolo miracolo
"passerà",

come l'inverno, come la fatica, come l'assenza, come la notte ...

"passerà".


"Di stazione in stazione e di porta in porta
e di pioggia in pioggia e di dolore in dolore,
il dolore passerà"


lunedì 17 dicembre 2007

E natale sia.....


E' nella natura umana desiderare che le cose vadano come vorremmo.
Purtroppo i nostri desideri, le nostre aspettative non sempre sono premiate ...

Il mio modo è piccolo....
il mio bambino, il mio lavoro, pochi amici ...
Questo "anno" sta per finire
(nessun fatto così grave)
va via avvolto di nebbia ...
quasi in silenzio...
lasciandomi pochi passi compiuti,
un po' d'ombra ... e
malinconia sui vetri appannati dell'anima.


Un'altro Natale è arrivato
Natale svuotato, corroso... consumato
Natale storia e attesa...
leggenda, favola, tradizione...
Dio che si fa uomo.


NATALE...
Ho bisogno di quell'amore,
non fatto solo di parole
di sentimento incostante...
voglio sentire la forza di quel Bimbo,
che non è giudice ma amico,
non è padrone ma servo
non è pretesa ma proposta.


IO
la mia voglia di vivere
la mia dignità
e il mio poco coraggio,
prove continue da superare,
sconfitte e vittorie,
ma Mai arresa.

La vita mi ha anche regalato doni
che non si possono comprare
che non hanno un prezzo,
che hanno saputo colorare un po'
questa mia vita,
sorrisi, risate, voglia di amare,
ricerca,

dice "amicizia"

per tutto questo non mi tiro indietro...

e allora, NATALE SIA..................

giovedì 13 dicembre 2007

Una risata in questa giornata...

Non ho mai capito perché le necessità sessuali degliuomini e delle donne
siano così differenti fra loro...
Non ho mai capito tutte quelle cose che le donne provengono da Venere
e gli uomini da Marte.
E non ho mai capito perché gli uomini pensano con la testa
mentre le donne con il cuore.

Però... Una notte mia moglie ed io siamo andati a letto.
Abbiamo cominciato ad accarezzarci, massaggiarci, bacinietc, etc...
La questione è che io ero già pronto, ma proprio in quel momento lei mi >
dice: > 'Adesso non ne ho voglia, amore mio. Voglio solo che miabbracci' >
Ed io esclamo: 'CHEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE???????????????' >
Al che mi dice le parole magiche di tutte le donne:
Non sai connetterti, con le mie necessità emotive di donna'.
Che cazzate... Il punto finale è che quella sera non ci sarebbe stata nessuna lotta.
Ho messo a posto gli olii afrodisiaci,
ho spento lecandele,
ho tolto il disco di Baglioni (in quei momenti funziona quasi sempre)
ho spento lo stereo ed ho rimesso in frigo lo champagne.
Sono andato a farmi una doccia fredda per vedere se potevocalmare i bollori
e mi sono messo a guardare Discovery Channel
a tutto volume per non fare dormire la figlia di mia suocera...
Dopo un pò mi sono addormentato.
Il giorno dopo siamo andati al centro commerciale
e mi sono messo a guardare orologi mentre lei
si provava tre modellicarissimi di Armani.
Come tutte le donne non sapeva decidersi,
così le ho detto di prenderli tutti e tre.
A questo punto mi ha detto che le sarebbero servite delle scarpe nuove
da mettere con i nuovi vestiti 350 euro al paio.
Le ho detto che andava bene.
Di lì siamo andati nella sezione casual
dalla quale hapreso un piumino ed
una borsa di Luis Vuitton.
Era così emozionata!
Credo pensasse che fossi diventato pazzo,
ma ad ogni modo le ha prese lo stesso.
Mi ha messo, quindi, alla prova chiedendomi un gonnellino corto da tennis.
Non sa neanche correre, figuriamoci giocare a Tennis.
E' rimasta scioccata quando le ho detto di comprare tutto ciò che voleva.
Era così eccitata sessualmente dopo tutto questo,
ed ha cominciato a chiamarmi con tutti i nomignoli
più affettuosi e stupidi che le donne usano.
'Cucciolone mio', 'Topolino amoroso' e così via.
Siamo andati alla cassa a pagare.
E' stato qui che, essendoci solo una persona prima di noi, le ho detto:
"No amore mio, credo che in questo momento non ho voglia di comprare tutto questo..."
Se aveste potuto vederle la faccia...
è diventata pallida quando le ho detto:
'Voglio solo che mi abbracci'.
Sembrava quasi che stesse per svenire,
le si è paralizzatala parte sinistra del corpo,
le è venuto un tic nervoso all'occhio.
A questo punto le ho detto:
'Non sai connetterti con le mie necessità finanziarie di uomo'.
Agli uomini perché si facciano una risata
Alle donne perché capiscano cosa si prova

martedì 11 dicembre 2007

Caro Babbo Natale ...


Caro Babbo Natale,

forse non ti ho mai scritto nemmeno da bambina e, ad essere sincera, non sono una che chiede, ma oggi ho pensato che dovrei ricominciare a sognare, i sogni aiutano a vivere meglio - così qualcuno ha detto- ed io devo ricominciare a vivere.

Sono cresciuta, ho capito che le cose più importanti della vita sono senza prezzo e che , se si vuole, si possono donare e ricevere tutto l'anno, non solo a Natale. Quest'anno ho deciso di scriverti, un po' per nostalgia di "credere", un po' perché mi sono accorta di non capire bene cosa desidero davvero. Voglio che questa lettera mi aiuti a guardarmi dentro, e non ti chiederò tutto quello che ognuno di noi sente di dover chiedere(la pace nel mondo,la giustizia,il pane per i poveri) ma qualcosa proprio per me, nel mio piccolo mondo quotidiano:
Vorrei essere una mamma più sorridente, anche meno forte ma con qualche sorriso in più da regalare al mio piccolo ometto .... credo abbia visto troppe lacrime e sinceramente sono un po' stanca di questa malinconia;

Vorrei essere amica, conoscere l'amicizia, accarezzare ed essere accarezzata, sorridere e piangere con un amico;

Vorrei poter ricevere lo spirito giusto per affrontare tutte quelle situazioni che sto trascinando da anni, rimando sempre, di giorno in giorno, settimana in settimana, anno in anno; mi darebbe leggerezza.

Vorrei che mi regalassi più energia mentale, per poter cogliere le mie profondità ... ma non solo quelle negative, anche quelle positive, che ci sono .... si

Vorrei avere la comprensione di chi mi sta vicino, non la "compassione" e nello stesso tempo vorrei comprendere meglio anchio ognuno di loro;

Dammi la forza di riuscire finalmente a diventare la persona che voglio essere: profonda, altruista, coraggiosa, aperta, spontanea, vera... e che abbia la forza sempre e comunque di farsi rispettare.

Infine vorrei trovare sotto l'albero l'equilibrio che ho sempre cercato e in un certo senso avuto, non solo quello psicologico, ma anche quello fisico.... EQUILIBRIO.

questa è la mia lettera aperta a Babbo Natale, e se tutto è possibile nei sogni....
....che sogno sia!



P.S. Caro Babbo Natale,tanti auguri anche a te!!

sabato 8 dicembre 2007

Giù...

Non lo so.
Ancora dubbi.Ancora punti interrogativi. Ancora incertezze. Ancora io.

Con qualche sogno in meno e qualche delusione in più.
Ancora io. Con meno voglia e con qualche lacrima in più.
Ancora io. Io e nessun altro.
Nemmeno più le ombre mi fanno compagnia.
Nemmeno più il buio mi fa paura. Forse me ne faccio io da sola.
Non lo so. E forse non voglio nemmeno saperlo. A volte non serve.

Nemmeno a me che cerco sempre tutti i perché. A volte non hanno senso.
A volte le risposte sono chiare anche quando non ti vengono date. A volte i fatti contano più delle parole. Altre volte ancora le parole contano più dei fatti.
Ed io?




Io voglio sempre entrambi. Voglio sempre il nero o il bianco.
Tutto o niente.
Ma non sempre funziona così. Non ora,almeno.
E allora devo solo "fare".
Devo solo mettere un punto.

Sono giù..... Giù in un burrone. E non so come salire, o forse non voglio farlo.

Infondo qui non ci sono pericoli.
Non posso cadere ancora più giù.
Non posso più farmi male. Sono al sicuro. Perché salire?
Per cadere ancora?No,grazie.
Nessun rischio. E nessuna conseguenza.
Il discorso fila.
Spesso il burrone diventa anche accogliente.

Spesso però diventa stretto.
Io, non mi muovo. Non ce la faccio. Non ci riesco.




mercoledì 5 dicembre 2007

Solito punto...

Ed ecco che puntualmente ritorna questo periodo...
periodo dove ti vedi li, sempre al solito punto,
dove vorresti gridare al mondo il tuo malessere interiore...
quel malessere che mi fa sopravvivere e non mi fa agire...
si, non riesco a fare...
e allora vado avanti con il mio bagaglio di sofferenze
sperando che un giorno anche io abbia la mia fetta di felicita'....
se esiste come l'amore o se e' solo un'utopia
che ci fa credere in qualcosa.
Quando ero piccola sognavo il mio principe...
in pochi hanno indossato il mantello azzurro
ma alla fine ti accorgi che
tutta l'esistenza si basa solo sulle falsita' e le bugie...
Ricominciare a credere è veramente difficile.

sabato 1 dicembre 2007

Il coraggio di essere coraggiosi....


Ieri sera sono stata alla presentazione di questo libro
"Il coraggio di essere coraggiosi"
- diventare grandi senza fare i FURBI e senza sentirsi STUPIDI per questo-

Domenico Barillà.
Che dire ... come sempre una grande persona,
che fa qualcosa concretamente,
in questa società dove in molti lamentiamo una vita che rotola
ma la lascimo rotolare
pensando che qualcun altro "farà".

Lui Fa'

Ed oggi ha fatto
un libro per i nostri bambini,
che li vuole aiutare ad avere un coraggio nuovo
un coraggio a portata di mano
appoggiato sullo scaffale piu basso della dispensa
avere la
capacità di accettare l' insuccesso,
di riprovarci sempre e comunque,
di chiedere aiuto per superare
i propri sensi di
inadeguatezza
ma
anche offrirne a chi ne ha bisogno.


Prima di dormire
io e Clo lo abbiamo letto insieme,
poi il mattino seguente, lui
prima di scendere è anadato a ceracre il libro
e l' ha portato in salotto
ho visto che se lo risfogliava....
... così gli ho chiesto cosa stava facendo
e lui mi ha detto che lo voleva rileggere.

Abbiamo deciso che ne porterà una copia
da regalare alla sua classe,
certi di fare un buon regalo a questi bambini
che hanno appena iniziato la loro vita insieme.

1° Elementare





venerdì 30 novembre 2007

Se lo so perchè non inizio a rivivere...


Ho imparato...

che nessuno è perfetto... Finché non ti innamori
che la vita è dura...Ma io di più.
che le opportunità non vanno mai perse.
Quelle che lasci andare tu... le prende qualcun altro.
Che quando serbi rancore e amarezza la felicità
va da un'altra parte.
Che bisognerebbe sempre usare parole buone...
Perchè domani forse si dovranno rimangiare.
Che un sorriso è un modo economico per migliorare il tuo aspetto.
Che non posso scegliere come mi sento... Ma posso sempre farci qualcosa.
Che quando tuo figlio appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno...
ti ha agganciato per la vita.
Che tutti vogliono vivere in cima alla montagna....
Ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.
Che bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alla meta.
Che è meglio dare consigli solo in due circostanze...
Quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.

Che meno tempo spreco... più cose faccio.

mercoledì 28 novembre 2007

Oggi scende così ....

Claudio
ti voglio bene
... mamma

venerdì 23 novembre 2007

Io... speriamo che smetto di cavarmela !!

Questa mattina ho la luna storta.
Anzi, a volerla dire tutta, è nera.
E no, non è successo niente.
O meglio si, c'è sempre un motivo.
Ma parlarne non avrebbe senso.
E poi comunque non serve a migliorarmi l'umore.


La testa scoppia come se ieri avessi buttato giù qualche muro con la testa.
E non ho chiuso occhio, il viso rivolto alla parete
a disegnare strane immagini sul muro con la fantasia.
No, non ho dormito niente.
I sogni, i miei sogni, ecco a cosa ho pensato.
Ho ripercorso con la mente quelli che avevo da piccola,
e poi da adolescente e poi fin qui.
Grandi e piccoli sogni..... forse troppo pochi.
E all'improvviso mi rendo conto che ho avuto pochi sogni.
E, mi rendo conto che li ho fatti scivolare dalle mani.
Per paura, si, per paura. Non ha senso?
Per me lo ha. No, solo paura. Paura di non essere all'altezza.

Maledetta convinzione che io non fossi mai quella che davvero vale.
Quanto lavorare su questa cosa qui.
Quanti piccoli successi buttati giù da un soffio di vento.
E poi dover ricominciare daccapo.
Mi voglio bene? Ci provo. Ma non abbastanza.
C'è ancora tempo, ci saranno sogni nuovi da realizzare.....
Ma oggi sto così, e non deve più essere così.
Nel frattempo me la cavo. Si, me la cavo.
Ma non basta cavarsela Vivy.
Cavarsela non è vivere.

venerdì 16 novembre 2007

Su e giù !!

Sono giorni un po' così.
I miei alti e bassi continuano.
Inizio a sentirmi un'altalena.
Un'altalena emotiva.
Vado su su su.
E poi giù giù giù.
Inevitabile.
Inevitabilmente confusa.


Eppure..
eppure mi sembrava di essere serena..
O voglio convincermene?
No, no, a modo mio sono serena.

Solo che continuo a non avere parole.
E non mi piace.
Anche se mi rendo conto che ci sono mille altri modi per raccontare le proprie emozioni agli altri.
Uno sguardo, un sorriso, una lacrima, un abbraccio...

Un sorriso.
Ecco di cosa ho bisogno.
Ho bisogno di ridere.
Ho bisogno di stare bene.
Quando rido sto bene.
E quando sto bene rido.
Un sorriso.

E poi ho bisogno di un abbraccio.
Forte.
Tenero.
Grande.

E ho bisogno di qualcosa di dolce.

Un cioccolatino da sciogliere in bocca.

E ho bisogno di parole, di colori, di giocare.
Ho bisogno di sognare


Si di sognare.

sabato 3 novembre 2007

Il naturale ciclo della vita

Un giorno cadi e senti di aver toccato il fondo
credi che sia impossibile risalire
e cerchi di fare appiglio su ogni cosa accanto a te
ma è come essere nel fondo di un pozzo oscuro e umido
e aggrapparsi con le unghie sulle pareti viscide,
provare con tutta la propria forza a salire su,
gridare di disperazione mentre ricadi di nuovo giù...
giù..di nuovo in basso.
Poi un giorno tutto comincia a muoversi,
piccoli cambiamenti ti ridanno speranza
e attimo dopo attimo la situazione si evolve
ti rialzi, con fatica, ma senti una forza nuova scorrere nelle tue venee
scopri di essere di nuovo lì, al centro del mondo,
improvvisamente così serena e realizzata.
E questo è ciò che succede a tutti
ognuno ha il suo momento di dolore
ma tutti ci rialziamo e il mondo vuole proprio così,
perchè è come una ruota che gira dispensando felicità e amarezza a tutti,
e nel mio piccolo anche a me...c'è una canzone di ligabue che mi piace perchè esprime bene la sensazione di avvilimento nel cadere in basso e quella di rientrare pian piano a far parte del mondo...eccola qui..


IL GIORNO DI DOLORE CHE UNO HA

Quando tutte le parole sai che non ti servon più
quando sudi il tuo coraggio per non startene laggiù
quando tiri in mezzo Dio o il destino o chissà che che
nessuno se lo spiega perché sia successo a te
quando tira un pò di vento che ci si rialza un pò e la vita
è un pò più forte del tuo dirle "grazie no"
quando sembra tutto fermo la tua ruota girerà.

Sopra il giorno di dolore che uno ha. Tu tu tu tu tu tu...

Quando indietro non si torna
quando l'hai capito che che la vita non è giusta come la vorresti te
quando farsi una ragione vorra dire vivere
te l'han detto tutti quanti che per loro è facile
quando batte un pò di sole dove ci contavi un pò
e la vita è un pò più forte del tuo dirle "ancora no"
quando la ferita brucia la tua pelle si farà.

Sopra il giorno di dolore che uno ha. Tu tu tu tu tu tu tu tu tu...

Quando il cuore senza un pezzo il suo ritmo prenderà
quando l'aria che fa il giro i tuoi polmoni beccherà
quando questa merda intorno sempre merda resterà
riconoscerai l'odore perché questa è la realtà
quando la tua sveglia suona e tu ti chiederai che or'è
che la vita è sempre forte molto più che facile
quando sposti appena il piede lì il tuo tempo crescerà

giovedì 1 novembre 2007

Pensieri che lasciano il posto a una canzone...

Ci sono momenti in cui una canzone ci rappresenta molto e io oggi mi sento parte di questa canzone.



Certe sere spengo la luce
e rimango per ore da solo con me
resto lì con la radio accesa
a guardare nel buio
perchè faccio i conti con la mia vita
e poi dico a me stesso adesso o mai più
cerco le intenzioni migliori piango tutti gli errori
perchè ho bisogno d'amore
e di aprire il mio cuore
in un mondo che corre
più veloce di me
di cercare un mio senso
delle cose a cui penso
ho bisogno di te
dimmi dove sei
resto lì a guardarmi allo specchio
e mi chiedo se un giorno
io ti incontrerò
forse questa notte anche te
vuoi parlare con me
perchè hai bisogno d'amore
e di aprire il tuo cuore
in un mondo che corre
più veloce di te
di cercare un tuo senso
delle cose a cui pensi
hai bisogno di me
dimmi dove sei
hai bisogno d'amore..
ho bisogno di te
ho bisogno d'amore
e di aprire il mio cuore
in un mondo che corre
più veloce di me
di cercare un mio senso
piccolissimo e immensoho
bisogno di te
dimmi dove sei
ho bisogno d'amore..
ho bisogno di te
hai bisogno di me
dimmi dove sei
ho bisogno di te
dimmi dove sei

domenica 23 settembre 2007

Sensazione di un sabato sera ...


Ci sono sensazioni prepotenti che puoi viverle cento volte
eppure hanno sempre uno stupore sfrenato,
una meraviglia gioiosa, una sorpresa che sembra sempre la prima.
Mi ripeto sempre di non porre limiti al mio autentico modo di essere ...
poi quando si tratta di avvicinarmi al fuoco
torno sempre a ripensare alle volte in cui mi ha fatto male ...
e rinuncio a ritentare anche se conservo in me ricordi ancora vivi.
E basta un odore per creare un gran caos ...
Basta una risata, ...
Basta una canzone, ...
a farti "rivedere" mille fotogrammi di attimi vissuti su quelle note.
Basta uno sguardo per decretare un pericolo imminente,
un desiderio covato ma mai ascoltato.
Basta un abbraccio, di cui non si può fare a meno ad azzerare ogni difesa.
Quanto la razionalità può limitare, arginare, modificare
ciò che è il nostro inconscio a partorire?
Credo ben poco ...
Allora forse sarebbe bene arrendersi.
Partita vinta a tavolino.
Vivi ciò che la vita ti propone.
Fino in fondo.
Raccogli anche le briciole.
Assapora ogni boccone.
Ed esulta.

Questo è ... si proprio questo ... Vy lo sai, lo senti, fallo !!

lunedì 17 settembre 2007

Tu che sai guardare da lontano....


Buonanotte a te,
che sai guardare da lontano
e vedi meglio di molti che stanno vicini,
buona notte a te che sei alla ricerca
ma che non cerchi....


Forse il nostro è un mondo fatto di parole sperate e confidenze intuite,
di sintonia così potente da essere disarmante e di comune modo di vedere.
Ma capita anche, di non essere pronti nello stesso momento
di star male a tal punto da
evitare qualcosa che ti potrebbe far bene
e chissà.... forse è un treno passato
di quelli che ti dicono che hai perso
e che non passerà più
o forse era solo un treno sbagliato...
o che ripasserà,
sempre con lo stesso "carrellista".

Buona notte a te che sai guardare da lontano.

domenica 16 settembre 2007

La vita che non ho.....


Mi aggrappo alla vita,
e a ciò che non ho.
Non voglio pensare al passato, nè al domani.
Penso al mio presente.
Penso alle persone autentiche alle quali accarezzare l'anima.
Penso all'affetto intorno a me.
Non voglio sentirmi circondata da fantasmi pronti a tradirmi
e scomparire alla prima occasione.
Perchè spesso mi lascio invadere dagli spasmi di certe emozioni.
La vita è una giostra che gira, ed io ora non voglio scendere.
Sento le mie lacrime scendere
e sento fredde le dita delle mie mani, mentre le asciugo.
Qui dentro, ora, c'è solo tempesta.
Sto male.... ESC

Ecco..
Vorrei partire.
Andare in un posto lontano e divertirmi.
Fare cazzate di notte in giro per i locali,
presentarmi con un nome diverso dal mio,
conoscere gente e farci l'amore ,
spudoratamente...tanto chissenefrega...
Voglio sentire le emozioni sulla pelle. La vita dentro.
Fare l'alba tutte le notti
e ammirare l'orizzonte opaco diventare rosa pian piano.
Ubriacarmi di vita.
La vita mi attraversa il corpo, l'anima...
per rifugiarsi in un luogo sconfinato...
Lì ci sei tu, io.
Lì le nostre anime prendono il tè e parlano
diventando complici...
..... La vita che non ho

mercoledì 12 settembre 2007

Nessuno è esente dal dolore...

Ci sono diversi modi di comunicarlo...
forse è più semplice farlo con quelli semplici, piccoli...
ma il grande dolore è indicibile...non è quantificabile...
Con un dolore dentro e le lacrime agli occhi si può scrivere ....
ma in un oceano di dolore anche il più grande scrittore ammutolisce...
Oggi non so dare voce al mio dolore...
Preme dentro e riesco solo a guardare il cielo...
affinché non faccia scendere lacrime
sul volto di mio figlio...
perché le mie dita...i miei baci...il mio amore

oggi non basterebbero ad ascigarle.

Quando riuscirò racconterò il mio dolore di oggi..... il mio 11 settembre.

martedì 11 settembre 2007

" .... il primo giorno a scuola"


Parole
come se non ci fosse nulla prima appaiono,
forti, chiare, burrascose, tenui e imponenti.
Nella stessa misura.

Porto Claudio a scuola, mi guardo intorno,
un nuvolo di genitori e figli, mamme che le
vedi un attimo e sembrano perfette.
Ed io mi sento occasionale. Accidentalmente mamma.
Non so se Clo sia fortunato ad avere me come mamma,
certamente io lo sono ad avere lui come figlio.

L'ingresso della scuola ed i suoi corridoi sanno di
sguardi di bimbi, di tutti i bimbi che ci sono passati,
sanno di primo e di ultimo giorno di scuola.
Hanno questo opaco sentore, non importa che siano
pitturate di fresco. Certi aloni non si possono togliere.

Pavimenti lucidi, invitanti per delle corse
rubate ad un qualunque regolamento.
E' tutto di nuovo pronto..... e mio figlio è lì seduto,
con la sua curiosità, pare avere il mondo in tasca,
un mondo su misura, in cui il 10 settembre è solo il
suo primo giorno di scuola e null'altro.

Mamme e papà, sorrisi e sguardi umidi.

Occhi lucidi, i miei.....
Lo vedo li. Seduto al suo posto.
Perfetto nella sua assoluta unicità e imperfezione.
Camicia azzurra scozzese con bottoncini rossi.
Sguardo complice, e atteggiamento d'attesa.

Uscendo riguardo le pareti..., quell'ingresso,
che sicuramente vedrà anche
qualche sua corsa rubata,
qualche rimprovero di maestra,
qualche pagina di quadernone da non dimenticare,
qualche sorriso e qualche timore .....
e da oggi ci sarà anche il suo sguardo.

Clo
E' squillata la tua prima campanella e ora avrai un
mondo fatto di lettere e parole, ordinate in un quadernone,
a quadretti grandi, con molti disegni colorati.
Non voglio essere la mamma che sta dietro a tutto,
vorrei entrare nei pensieri che tu vorrai scambiare con me.
Non voglio tessere il filo delle tue giornate,
piuttosto colorarle insieme,
trovando nuovi modi di sentirsi provvisoriamente parte di tutto.

Questa voglio essere con te,
una che non gioca al tuo posto, ma che ti osserva,
e ride con risate simili,
e piange con le stesse lacrime.

Giorni a pastello e gomme profumate.

domenica 9 settembre 2007

venerdì 7 settembre 2007

.... una frase


" Dio mi ha dato tutto, e se anche si prende tutto.... va bene, siamo pari"



una frase che mi è rimasta dentro,
una frase che non capisco se
può essere pronunciata da tutti
o se è di pochi,
parole che mi hanno toccato
le avrei volute mie
e che per un attimo mi hanno
fatta sentire piccola piccola.

Una frase che scorre nella mia mente,
parole di un uomo che oggi se ne è andato
un pezzetto d'Italia
L. Pavarotti.

Non sono un amante della musica lirica
ma non è necessario amare qualcuno
per non restare indifferenti alla sua morte,
una frase
si una grande frase.

Forse da pochi o forse da tutti.





lunedì 3 settembre 2007

è di nuovo settembre....



Sembra sia passato solo un soffio di vento dall'ultimo settembre.
E invece è un anno che è volato via...ed è di nuovo settembre,
con la sua aria fresca e il suo venticello pungente
a ricordare che è ormai tempo di fare ordine nella mente,
ritrovare la concentrazione in tutto,
fare nuovi buoni propositi e ripartire col lavoro
e tutto quello che abbiamo lasciato in sospeso.

Io grandi cambiamenti non ne vedo,
ed è forse questo a farmi avvertire una strana stanchezza
che mi toglie persino le parole dalla bocca e la voglia di scrivere.

Bisogna sempre ricominciare in qualche modo.
E' da un po' che io sono ferma
e più passa il tempo più questo mi fa sentire spenta.
Tutto è cambiamento. Io non sono esattamente quella di ieri.
Ma il tempo che passa non equivale sempre ad una crescita.
Certo è facile dire soltanto...ok da oggi si cambia!
L' idea stessa del cambiamento spaventa quasi sempre
perché mette in ballo le nostre certezze
e ci fa temere di sbagliare direzione.
Ma stare fermi non ci aiuta di certo.
E più si rimane fermi, più risulta difficile e faticoso rimettersi in moto.
A stare fermi si rischia di perdere il senso della vita oltre che se stessi.

..... E' uno spreco sostare troppo .....


sabato 1 settembre 2007

R I T R O V A R M I ...

Non ho nulla da dire, oggi,
a dire il vero sono giorni che

non ho voglia di parlare.
Forse non ce n'è bisogno,
a che serve del resto?

Cerco di ritrovarmi
tra il niente e la vita,
tra le ombre del buio
e le timide stelle,
sulla linea di un tramonto
e lo sbadiglio del mattino.
Cambiamenti e affanni
gioie e malinconie,
sterzate e deragliamenti,
emozioni traballanti
tra i neuroni tesi..
Voglia di gridare
e di riabbracciarmi..
un pò..solo un pò..
per ritrovare la voglia di essere..

Giocare con un sogno,

guardare la vita..
e sostare sul silenzio..
E ritrovarmi ancora..
nel respiro del vento,
tra le onde della confusione
io..ancora..per essere oggi
o forse solo sembrare...

venerdì 31 agosto 2007

Rientro a metà

Sono ancora avvolta in quel limbo che è tipico del ritorno dalle vacanze.
Quella sensazione ibrida di non appartenenza a nulla,
in cui ancora si respira il beneficio dei giorni di riposo,
ma si avverte l'ansia della ripresa del lavoro.
Si vorrebbe prolungare all'infinito questo stato di dolce far niente,
e così facendo, senza accorgersene,
si cerca di recuperare energie per il rientro effettivo alla normalità.
Questo dolce far niente è sempre accompagnato dalle mie vecchie malinconie,
e sembra che ci sia sempre un'amarezza in più,
un dolore, un'angoscia quasi.
Il senso della vita che va,
che passa e spesso riserva momenti davvero difficili,
che passano anche loro, ma tu non stai comunque bene.
Un malessere che non capiscono
ma che c'è.

mercoledì 29 agosto 2007

Una data ....

Una data, un compleanno
che non ci sarà più,
come non ci sarà più una figura,
.............. solo
domande che rimarranno senza risposta,
ma che io non smetto di farmi.

Una vita che occorre comunque abbracciare
essere più forti della voglia di lasciarsi andare,

un bimbo che cresce e che è da crescere....

Riflettere su come il destino sia sempre in agguato,
capace di infliggere colpi terribili,
e di come ognuno di noi sia così stolto da non riuscire

ad assaporare appieno i tanti momenti belli,
quelli che molto spesso sfuggono perché normali,
ma quanta gioia può esserci in quella normalità.
Anche un rientro dalle ferie,
un ritorno al lavoro,
se si ha la fortuna di poter contare sulla salute e sugli affetti veri,
vanno vissuti con gioia,
con allegria,
con entusiasmo.


Basta lasciar correre un attimo,
solo un attimo il pensiero a realtà così duramente colpite dalla vita,
per poter ritrovare la voglia di un sorriso,
anche nella monotona normalità dei nostri giorni.

sabato 25 agosto 2007

Tu che non ci sei



Cena a casa mia, .......
serata di chiacchere e risate
serenità e spensieratezza in una sera senza stelle,
e dove la notte mi ha accolta "sola",
come sola mi sono sentita io........

una buia notte
accompagnata solo dal canto di un grillo.

Avrei voluto qualcuno accanto a me,
si, ..... qualcuno .....

ed era da molto che non sentivo questo
desiderio in me.

Voglia di te che non ci sei.




giovedì 23 agosto 2007

Quando sei di battiti scomposti ..
quando i pensieri li senti impazziti
Quando rimani congelata ..
nonostante le emozioni si scontrano tra sè
Non hai che da chiamare il silenzio così da prendere le distanze
Per poter raggrupparti nella sanità degli sguardi che si sviano dal sole
Non hai altro che prendertela con te stessa ..
per come prendi le cose
Per come le vivi ..
ma quella morsa che stringe non lascia pace ..
Avrebbe bisogno di essere attorniata .. circondata .. afferrata ..
Presa per mano e leggermente sfiorata .. in un soffiante volo delicato ..
Cosa rende un anima Arrendevole ..
solo un vento davvero denso e interessato ..
Solo Occhi che Vedono Sentono e Guardano

Io ce la voglio fare....



mercoledì 22 agosto 2007

Caro amico ..... "mio"

Ciao Grande, ti scrivo questa lettera per provare a spiegare l'animo di noi donne.
Un'impresa ardua, ma la intraprendo comunque perchè desidero che tu mi capisca.
A volte risultiamo sciocche, con tutte le nostre paure, le piccole sofferenze, le manie che ci portiamo dietro. Agli occhi degli uomini possiamo sembrare un misto di superficialità e profondità immensa. E lo siamo, non desidero negarlo, ma desidero spiegare il perchè a volte siamo così insicure, così bigonose di piccoli segni d'amore e fragili, terribilmente fragili.Le nostre lacrime spesso non sono un'arma per farvi male, sono solo il segno di un piccolo disagio interiore, di un piccolo motto d'anima che in quel momento ci travolge, che ci scatena le paure, i fantasmi del passato, le sofferenze più profonde.Non piangiamo per hobby, e non vogliamo col nostro pianto farvi sentire inadeguati o imbarazzati, non vogliamo punirvi anzi, con le lacrime spesso cerchiamo comprensione, affetto, il calore di un abbraccio ed una piccola rassicurazione.Il perchè a volte abbiamo bisogno di questi gesti, è che a differenza degli uomini, che spesso danno per scontati i sentimenti, noi donne abbiamo la necessità in alcuni momenti, di sentire quanto forte è il vostro sentimento per noi. Ciò non vuol dire mettervi alla prova, ma rendervi partecipi di un nostro bisogno, così come ci chiedete di fare per altre cose più concrete.Non serve altro che un abbraccio, un bacio e il calore del vostro corpo accanto a nostro per farci sentire più sicure, più amate.A volte, lo so amico mio, il momento sembrerebbe quello meno opportuno, ma per noi questi segni d'affetto sono intrattenibili come uno starnuto o uno sbadiglio.Possiamo soffocarli, certo, ma prima o poi verranno a galla, e lo faremo presente con qualche moina o dichiarandolo apertamente, solo perchè vogliamo sentirci ripetere che siamo importanti per voi. Perciò "Grande", se anche il momento sembra quello meno adatto, non posso fare a meno di esporti certi bisogni del mio animo, e te li servo su un piatto d'argento, anche se a volte sono le quattro di notte e domani tu lavori. E credimi, a volte basterebbe una coccola, una piccola sciocca frase per riappacificarmi con le mie paure, coi miei bisogni.E non saltare a conclusioni affrettate, non è tutto semplice e lineare come pensi tu uomo, almeno non dentro il cuore e la testa di una donna.Se ti chiedo di essere sincero è perchè so quando "non dici". E' difficile da capire perchè realmente le donne vengono da Venere e gli uomini da Marte, ma se facciamo un passo ciascuno verso l'altro, le differenze saranno sicuramente più stimolanti che di ostacolo.Ti voglio bene testina, anche quando a volte sembra che parliamo due lingue diverse!E perdonami, per le volte in cui non ho voluto io capire i tuoi bisogni, per le volte in cui forse, ho messo i miei davanti ai tuoi chiedendo quando non era il momento. Ma noi donne...... siamo così... dolcemente complicate...

QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO
Ci fanno compagnia certe lettera d'amore
parole che restano con noi,
e non andiamo via ma nascondiamo del dolore
che scivola, lo sentiremo poi,
abbiamo troppa fantasia,
e se diciamo una bugiaè una mancata verità
che prima o poi succederà
cambia il vento ma noi no e se ci trasformiamo un po'
è per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare
a stare con noi.
Siamo così
è difficile spiegare certe giornate amare,
lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,ma non saremo stanche
neanche quando ti diremo ancora un altro "si".
In fretta vanno via della giornate senza fine,
silenzi che familiarità,
e lasciano una scia le frasi da bambine che tornano,
ma chi le ascolterà...
E dalle macchine per noi i complimenti dei playboy
ma non li sentiamo più se c'è chi non ce li fa più
cambia il vento ma noi no e se ci confondiamo un po'
è per la voglia di capire chi non riesce più a parlare
ancora con noi.....
Siamo così,dolcemente complicate,
sempre più emozionate, delicate ,ma potrai trovarci ancora quì
nelle sere tempestose portaci delle rose nuove cose
e ti diremo ancora un altro "si".
E' difficile spiegarecerte giornate amare, lascia stare,
tanto ci potrai trovare qui,con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si"

domenica 19 agosto 2007

Ritorno.... se non in volo

Tanti pensieri in queste vacanze, senza un blog su cui scaricare..... forse è stato meglio così, e raccolgo solo l'ultimo pensiero dove in una notte di agosto ho guardato il mare ancora una volta da sola e non ho potuto che pensare a storie di vita, di cose che ti cambiano , che arrivano improvvise, e un giorno ti ritrovi con una vita completamente diversa.
Io non sono mai stata una che si butta, una che fa scelte senza pensarci troppo, una che si adatta facilmente.


Forse ci penso troppo alle cose, forse a volte basterebbe viverle.
Mi rendo conto di come a volte riesco a crearmi dei problemi.
In fondo se non ci pensi troppo è tutto più facile.
Non mi riferisco a qualcosa in particolare, ma alla mia vita in generale, ho sempre pensato che l'organizzazione e il controllo assicurassero una buona riuscita.
A volte mi sono solo ritrovata con un'amara delusione.
Non programmare significa dare spazio a più alternative, e scegliere quella che ci va meglio.
Le cose belle che mi sono accadute non le ho mai previste, eppure sono belle ugualmente.
Sento che prefissarmi degli obbiettivi troppo rigidi mi mette in difficoltà.
Mi mette ansia.
Anche l'ordine in cui vorrei che accadessero mi costringe in una prigione di vetro, da dove la vita la vedi ma non la vivi.
A volte mi sento abbastanza grande da affrontare ogni scalino senza nemmeno guardarlo, altre volte mi basta un "no" di qualcuno da sentirmi tremare le gambe.
Ho un cordone ombelicale che ha il vizio di attaccarsi a chiunque si senta in diritto di indicarmi la strada.
Ho voglia di dire no.
Ho voglia di dire come la penso.
Ho voglia di non dire niente.
Ho voglia di far finta che non conto altro che io e chi amo.
Ho voglia di darmi una spinta, non ho più voglia di pogrammare , contare, decidere, ho voglia di vivere, fancendo solo quello che voglio.