martedì 11 settembre 2007

" .... il primo giorno a scuola"


Parole
come se non ci fosse nulla prima appaiono,
forti, chiare, burrascose, tenui e imponenti.
Nella stessa misura.

Porto Claudio a scuola, mi guardo intorno,
un nuvolo di genitori e figli, mamme che le
vedi un attimo e sembrano perfette.
Ed io mi sento occasionale. Accidentalmente mamma.
Non so se Clo sia fortunato ad avere me come mamma,
certamente io lo sono ad avere lui come figlio.

L'ingresso della scuola ed i suoi corridoi sanno di
sguardi di bimbi, di tutti i bimbi che ci sono passati,
sanno di primo e di ultimo giorno di scuola.
Hanno questo opaco sentore, non importa che siano
pitturate di fresco. Certi aloni non si possono togliere.

Pavimenti lucidi, invitanti per delle corse
rubate ad un qualunque regolamento.
E' tutto di nuovo pronto..... e mio figlio è lì seduto,
con la sua curiosità, pare avere il mondo in tasca,
un mondo su misura, in cui il 10 settembre è solo il
suo primo giorno di scuola e null'altro.

Mamme e papà, sorrisi e sguardi umidi.

Occhi lucidi, i miei.....
Lo vedo li. Seduto al suo posto.
Perfetto nella sua assoluta unicità e imperfezione.
Camicia azzurra scozzese con bottoncini rossi.
Sguardo complice, e atteggiamento d'attesa.

Uscendo riguardo le pareti..., quell'ingresso,
che sicuramente vedrà anche
qualche sua corsa rubata,
qualche rimprovero di maestra,
qualche pagina di quadernone da non dimenticare,
qualche sorriso e qualche timore .....
e da oggi ci sarà anche il suo sguardo.

Clo
E' squillata la tua prima campanella e ora avrai un
mondo fatto di lettere e parole, ordinate in un quadernone,
a quadretti grandi, con molti disegni colorati.
Non voglio essere la mamma che sta dietro a tutto,
vorrei entrare nei pensieri che tu vorrai scambiare con me.
Non voglio tessere il filo delle tue giornate,
piuttosto colorarle insieme,
trovando nuovi modi di sentirsi provvisoriamente parte di tutto.

Questa voglio essere con te,
una che non gioca al tuo posto, ma che ti osserva,
e ride con risate simili,
e piange con le stesse lacrime.

Giorni a pastello e gomme profumate.