venerdì 23 ottobre 2009

ricordando l'arena ...



è stato bellissimo esserci..

viverlo ascoltarlo..

emozionarmi con te

è stato davvero un concerto magico,

grazie Liga..

perchè

le tue canzoni sanno entrare dentro

ma dentro dentro


ho voglia di Ligaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

martedì 13 ottobre 2009

solo due parole...


Due parole. Giusto per uscire da un casino e infilarsi in un altro. Due parole, dette alla persona giusta che in quel momento non ne ha voglia. Due parole che possono pesare come due macigni rotti di cui ci si dimentica l’inevitabilità dei conseguenti sassolini. Due parole, le giuste due. Quelle che chiudono un discorso che non avrebbe dovuto nemmeno essere aperto. Due parole per prendere le distanze dalle circostanze. Due parole per uscire da un tamponamento a catena, appiedato, e guarda un po’, solo sulle tue gambe. Il problema è che quelle due parole non escono mai al momento giusto. Ti tempestano i rimorsi e i rimpianti perché non sono state tempestive.
Si ricomincia, signori, con poca sintesi e molta enfasi quando le due parole si moltiplicano. A questo punto, giustappunto, è meglio andare a capo. A capo di una situazione imbizzarrita ma non imbrigliabile. A capo e sul dorso di una vita che si rivela un cavallo di razza tanto più è incrociata. Un cavallo a un crocevia. Questa è la soluzione. Un cavallo piazzato improvvisamente spiazzato da tutte quelle croci che se ne vanno via.
Due parole: “Vado via“.

lunedì 5 ottobre 2009

Una grande chiusura, Verona 4 ottobre 2009




Frasi semplici che hai sempre considerato convenevoli ma che a volte, sanno fare la differenza. Un "conta", un "grazie"... e una gran finale. Un concerto all' arena che ha fatto la differenza. Le emozioni ci sono state, e sono state tante. Il tuo cantante preferito suona in quella che ora lui è riuscito a fartela sentire un po' la "tua arena".

In questo teatro così antico, così magico, capisci quanto le sue canzoni sono ancora più profonde ascoltate, cantate e urlate li dentro. Luciano riesce a fartele sentire vicine, nei pochi metri, nel suono che resta dentro, e fa fischiare le orecchie, e ti senti nell'arena dei tuoi sogni.

Una scaletta degna di una grande serata e adatta al luogo, in cui c’è spazio per l'entrata di Mario, per una performance del batterista Urbano da toglierti il fiato, per il video aggiornato agli ultimi fatti della nostra cronaca di "buona notte all'Italia" e che l'arena sa ben commentare, qualche parola non molte ma come ho già detto che hanno saputo fare la differenza, un clima caldo, in tutti i sensi, i fuochi d'artificio .... e uno sguardo buttato al cielo per far ritornare indietro le lacrime, ma non serve, ... scendono.

Un concerto che ti fa andare a letto ricordandoti che puoi sorridere anche mentre chiudi gli occhi. Perché, se non hai uno specchio, il tuo sorriso non lo vedi comunque. L’importante è davvero il "sentire" e quanto ti ho sentito. L’importante sono quelle note, in quell'atmosfera. L’ho già detto che sono felice? Sicuramente la miglior esecuzione, con un Ligabue in forma strepitosa e un band molto carica.
Alla chitarra Nicolo' Bossini
Tastiera Luciano Luisi
Batteria Michael Urbano
Basso Kaveh Rastegar
Tastiere Josè Fiorilli
Chitarra Fede Poggipollini

1. Leggero

2. Ti sento

3. Voglio volere

4. Piccola stella senza cielo

5. Cosa vuoi che sia

6. Il giorno dei giorni

7. Hai un momento Dio

8. Sulla mia strada

9. Eri bellissima

10. Ho messo via

11. Si viene e si va

12. Libera nos a malo

13. Bar mario

14. Le donne lo sanno

15. Vivo morto o x

16. Queste facce qui
17. Lambrusc e pop corn
18. Il giorno di dolore che uno ha
19. Certe notti
20. Non è tempo per noi
21. Happy hour
22. Balliamo sul mondo
23. Urlando contro il cielo
24 .Buonanotte all’Italia
25. Tra palco e realtà