venerdì 31 agosto 2007

Rientro a metà

Sono ancora avvolta in quel limbo che è tipico del ritorno dalle vacanze.
Quella sensazione ibrida di non appartenenza a nulla,
in cui ancora si respira il beneficio dei giorni di riposo,
ma si avverte l'ansia della ripresa del lavoro.
Si vorrebbe prolungare all'infinito questo stato di dolce far niente,
e così facendo, senza accorgersene,
si cerca di recuperare energie per il rientro effettivo alla normalità.
Questo dolce far niente è sempre accompagnato dalle mie vecchie malinconie,
e sembra che ci sia sempre un'amarezza in più,
un dolore, un'angoscia quasi.
Il senso della vita che va,
che passa e spesso riserva momenti davvero difficili,
che passano anche loro, ma tu non stai comunque bene.
Un malessere che non capiscono
ma che c'è.

mercoledì 29 agosto 2007

Una data ....

Una data, un compleanno
che non ci sarà più,
come non ci sarà più una figura,
.............. solo
domande che rimarranno senza risposta,
ma che io non smetto di farmi.

Una vita che occorre comunque abbracciare
essere più forti della voglia di lasciarsi andare,

un bimbo che cresce e che è da crescere....

Riflettere su come il destino sia sempre in agguato,
capace di infliggere colpi terribili,
e di come ognuno di noi sia così stolto da non riuscire

ad assaporare appieno i tanti momenti belli,
quelli che molto spesso sfuggono perché normali,
ma quanta gioia può esserci in quella normalità.
Anche un rientro dalle ferie,
un ritorno al lavoro,
se si ha la fortuna di poter contare sulla salute e sugli affetti veri,
vanno vissuti con gioia,
con allegria,
con entusiasmo.


Basta lasciar correre un attimo,
solo un attimo il pensiero a realtà così duramente colpite dalla vita,
per poter ritrovare la voglia di un sorriso,
anche nella monotona normalità dei nostri giorni.

sabato 25 agosto 2007

Tu che non ci sei



Cena a casa mia, .......
serata di chiacchere e risate
serenità e spensieratezza in una sera senza stelle,
e dove la notte mi ha accolta "sola",
come sola mi sono sentita io........

una buia notte
accompagnata solo dal canto di un grillo.

Avrei voluto qualcuno accanto a me,
si, ..... qualcuno .....

ed era da molto che non sentivo questo
desiderio in me.

Voglia di te che non ci sei.




giovedì 23 agosto 2007

Quando sei di battiti scomposti ..
quando i pensieri li senti impazziti
Quando rimani congelata ..
nonostante le emozioni si scontrano tra sè
Non hai che da chiamare il silenzio così da prendere le distanze
Per poter raggrupparti nella sanità degli sguardi che si sviano dal sole
Non hai altro che prendertela con te stessa ..
per come prendi le cose
Per come le vivi ..
ma quella morsa che stringe non lascia pace ..
Avrebbe bisogno di essere attorniata .. circondata .. afferrata ..
Presa per mano e leggermente sfiorata .. in un soffiante volo delicato ..
Cosa rende un anima Arrendevole ..
solo un vento davvero denso e interessato ..
Solo Occhi che Vedono Sentono e Guardano

Io ce la voglio fare....



mercoledì 22 agosto 2007

Caro amico ..... "mio"

Ciao Grande, ti scrivo questa lettera per provare a spiegare l'animo di noi donne.
Un'impresa ardua, ma la intraprendo comunque perchè desidero che tu mi capisca.
A volte risultiamo sciocche, con tutte le nostre paure, le piccole sofferenze, le manie che ci portiamo dietro. Agli occhi degli uomini possiamo sembrare un misto di superficialità e profondità immensa. E lo siamo, non desidero negarlo, ma desidero spiegare il perchè a volte siamo così insicure, così bigonose di piccoli segni d'amore e fragili, terribilmente fragili.Le nostre lacrime spesso non sono un'arma per farvi male, sono solo il segno di un piccolo disagio interiore, di un piccolo motto d'anima che in quel momento ci travolge, che ci scatena le paure, i fantasmi del passato, le sofferenze più profonde.Non piangiamo per hobby, e non vogliamo col nostro pianto farvi sentire inadeguati o imbarazzati, non vogliamo punirvi anzi, con le lacrime spesso cerchiamo comprensione, affetto, il calore di un abbraccio ed una piccola rassicurazione.Il perchè a volte abbiamo bisogno di questi gesti, è che a differenza degli uomini, che spesso danno per scontati i sentimenti, noi donne abbiamo la necessità in alcuni momenti, di sentire quanto forte è il vostro sentimento per noi. Ciò non vuol dire mettervi alla prova, ma rendervi partecipi di un nostro bisogno, così come ci chiedete di fare per altre cose più concrete.Non serve altro che un abbraccio, un bacio e il calore del vostro corpo accanto a nostro per farci sentire più sicure, più amate.A volte, lo so amico mio, il momento sembrerebbe quello meno opportuno, ma per noi questi segni d'affetto sono intrattenibili come uno starnuto o uno sbadiglio.Possiamo soffocarli, certo, ma prima o poi verranno a galla, e lo faremo presente con qualche moina o dichiarandolo apertamente, solo perchè vogliamo sentirci ripetere che siamo importanti per voi. Perciò "Grande", se anche il momento sembra quello meno adatto, non posso fare a meno di esporti certi bisogni del mio animo, e te li servo su un piatto d'argento, anche se a volte sono le quattro di notte e domani tu lavori. E credimi, a volte basterebbe una coccola, una piccola sciocca frase per riappacificarmi con le mie paure, coi miei bisogni.E non saltare a conclusioni affrettate, non è tutto semplice e lineare come pensi tu uomo, almeno non dentro il cuore e la testa di una donna.Se ti chiedo di essere sincero è perchè so quando "non dici". E' difficile da capire perchè realmente le donne vengono da Venere e gli uomini da Marte, ma se facciamo un passo ciascuno verso l'altro, le differenze saranno sicuramente più stimolanti che di ostacolo.Ti voglio bene testina, anche quando a volte sembra che parliamo due lingue diverse!E perdonami, per le volte in cui non ho voluto io capire i tuoi bisogni, per le volte in cui forse, ho messo i miei davanti ai tuoi chiedendo quando non era il momento. Ma noi donne...... siamo così... dolcemente complicate...

QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO
Ci fanno compagnia certe lettera d'amore
parole che restano con noi,
e non andiamo via ma nascondiamo del dolore
che scivola, lo sentiremo poi,
abbiamo troppa fantasia,
e se diciamo una bugiaè una mancata verità
che prima o poi succederà
cambia il vento ma noi no e se ci trasformiamo un po'
è per la voglia di piacere a chi c'è già o potrà arrivare
a stare con noi.
Siamo così
è difficile spiegare certe giornate amare,
lascia stare, tanto ci potrai trovare qui,
con le nostre notti bianche,ma non saremo stanche
neanche quando ti diremo ancora un altro "si".
In fretta vanno via della giornate senza fine,
silenzi che familiarità,
e lasciano una scia le frasi da bambine che tornano,
ma chi le ascolterà...
E dalle macchine per noi i complimenti dei playboy
ma non li sentiamo più se c'è chi non ce li fa più
cambia il vento ma noi no e se ci confondiamo un po'
è per la voglia di capire chi non riesce più a parlare
ancora con noi.....
Siamo così,dolcemente complicate,
sempre più emozionate, delicate ,ma potrai trovarci ancora quì
nelle sere tempestose portaci delle rose nuove cose
e ti diremo ancora un altro "si".
E' difficile spiegarecerte giornate amare, lascia stare,
tanto ci potrai trovare qui,con le nostre notti bianche,
ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro "si"

domenica 19 agosto 2007

Ritorno.... se non in volo

Tanti pensieri in queste vacanze, senza un blog su cui scaricare..... forse è stato meglio così, e raccolgo solo l'ultimo pensiero dove in una notte di agosto ho guardato il mare ancora una volta da sola e non ho potuto che pensare a storie di vita, di cose che ti cambiano , che arrivano improvvise, e un giorno ti ritrovi con una vita completamente diversa.
Io non sono mai stata una che si butta, una che fa scelte senza pensarci troppo, una che si adatta facilmente.


Forse ci penso troppo alle cose, forse a volte basterebbe viverle.
Mi rendo conto di come a volte riesco a crearmi dei problemi.
In fondo se non ci pensi troppo è tutto più facile.
Non mi riferisco a qualcosa in particolare, ma alla mia vita in generale, ho sempre pensato che l'organizzazione e il controllo assicurassero una buona riuscita.
A volte mi sono solo ritrovata con un'amara delusione.
Non programmare significa dare spazio a più alternative, e scegliere quella che ci va meglio.
Le cose belle che mi sono accadute non le ho mai previste, eppure sono belle ugualmente.
Sento che prefissarmi degli obbiettivi troppo rigidi mi mette in difficoltà.
Mi mette ansia.
Anche l'ordine in cui vorrei che accadessero mi costringe in una prigione di vetro, da dove la vita la vedi ma non la vivi.
A volte mi sento abbastanza grande da affrontare ogni scalino senza nemmeno guardarlo, altre volte mi basta un "no" di qualcuno da sentirmi tremare le gambe.
Ho un cordone ombelicale che ha il vizio di attaccarsi a chiunque si senta in diritto di indicarmi la strada.
Ho voglia di dire no.
Ho voglia di dire come la penso.
Ho voglia di non dire niente.
Ho voglia di far finta che non conto altro che io e chi amo.
Ho voglia di darmi una spinta, non ho più voglia di pogrammare , contare, decidere, ho voglia di vivere, fancendo solo quello che voglio.

giovedì 2 agosto 2007

mercoledì 1 agosto 2007

Pensieri di una notte che giunge.....

Eccola qui, un’altra notte che giunge, ed io che, seppur stanchissima, proprio non riesco a dormire. Mi sento strana, stasera, ho un miscuglio di sensazioni dentro, al solito uno dei miei “cali d’umore”. Ho capito che non sono mai casuali, c’è sempre un motivo che li scatena, più o meno inconscio, dal più profondo al più banale.

Malinconia che s’è andata ad aggiungere ad un pensiero, ma come liberarlo, qui, tra queste pagine, senza rischiare di rendermi piccola piccola. E’ difficile trovare una platea sempre disponibile ad accogliere i nostri stati d’animo, a capire le nostre fragilità, le nostre debolezze, a comprendere i nostri bisogni. Non è solo difficile è impossibile, per cui, sono qui ad imbrattare pagine come puro sfogo, con nessuna utilità, né per me né per chi legge. E non leggete, non leggete allora, lasciate a me, solo a me, questo mio momento, sono attimi pieni d’amore, di nostalgia, di dolore, di apprensione, di attesa. E’ proprio questa “attesa” che m’induce a dolorose meditazioni, ma come posso avere il coraggio di rovinare attimi, per altri di straordinaria intensità, con le mie paure, i miei timori, e i miei pensieri ........ ed inevitabile avere un pensiero per chi la sua vita l’ha lasciata.
Ma in fondo è così, vita e morte sono complementari, sono l’inizio e la fine di un percorso, e mi torna prepotente alla mente il pensiero di un "passato".

Voglio dormireeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.