sabato 31 maggio 2008

Sorrido...


La figlia minore di Berlusconi al papà: "Papà, cos'è l'amore?"
Silvio: "Figlia mia, l'amore è incontrare un uomo ricco che ti porta fino a Venezia, ti fa fare un giro in gondola, affitta una suite per te nell'albergo più lussuoso, dopo la notte ti porta in aereo fino a Parigi, ti compra un attico, ti regala fiori, diamanti, auto di grossa cilindrata....
"La figlia: ".........ma papà....... e i sentimenti, il batticuore, l'emozione del primo appuntamento, il primo bacio.......?
"Silvio: "... ahhhhh quello? Tutte cose inventate dai comunisti per trombare gratis!!!"

Scusa Clo...


Stamattina ho fatto il prelievo
attendo mercoledi.
Io sono in ufficio
con un groppo in gola
ho svegliato Clo
da ....
non mi so nemmeno definire
urlando.
Il suo pianto stretto e assonnato
e solo dopo mi sento, uno schifo.
Qualcosa deve cambiare
non sono più nemmeno una mamma.
Il male che mi trappassa dentro
dopo stamattina
deve per forza essere
la svolta.
Lo vorrei qui,
ora
per abbracciarlo,
lui che nonostante i miei isterismi
è così dolce
con me.
Clo scusa.... scusa.

martedì 27 maggio 2008

Sonno ...



E'adagio, sin troppo,
il ritmo delle notti...
spazi sfiniti dalle solitudini...
momenti sfibrati dallo sgomento...
tra paure e speranze
nella strana fusione tra bene e male,
osi leggere la tua anima...
l'oltranza del dolore mi piega
mentre si schiarisce l'orizzonte...
ed ora ho solo sonno
tanto sonno
Vy

domenica 25 maggio 2008

In ginocchio...

Una notte, poco sonno... I miei sonni di un’ora, i risvegli,
il buio, mai abbastanza scuro da cancellare le immagini.
Le ore riflesse di rosso sul soffitto, i minuti che passano, e gli occhi stanchi.
Arriva il mattino. Riparte la giornata, riparte la realtà:
Clo, lavoro, famiglia, il mio male, Clo da coccolare al rientro, Clo che ha voglia di giocare, Clo e la scuola, l'ufficio, a casa, doccia, cena .... qualche coccola, e a letto.

A Natale, non sapevo nemmeno se avrei avuto la forza per finire l’anno.
A febbraio non credevo di resistere, credevo di crollare: lottavo ogni giorno per finire la giornata, ogni mattina per scendere dal letto.
Mi costringevo mi obbligavo. Ho combattuto, ogni giorno, ogni minuto del giorno: contro me stessa. E’ stato eterno ed è stato tremendo.
Mi sentivo senza ossa, senza muscoli: strisciavo ogni secondo per attraversare il successivo. Piangevo, ma tenevo i denti stretti, le unghie aggrappate e strisciavo un poco più avanti.
Non credevo di resistere una settimana: sono trascorsi sei mesi e sono qui.

Qui, ma come ?! Ancora in ginocchio, incapace di rialzarmi.

mercoledì 14 maggio 2008

venerdì 9 maggio 2008

.. sono giorni

giorni dai respiri corti e dal sapore amaro...
addosso ancora l'indolenzimento del sonno...
il pianto frenato e vivo come mille spilli...
i piedi nudi a cercare l'abituale suolo...
le mani lente nei capelli spettinati...
e questa colata di parole prepotenti...che muore e rinasce
Ritrovare la forza di scrivere...di sperare...di ascoltare,
i procedimenti mentali che urlano l'urgenza dell'anima...
che divora la rabbia...il terrore...l'irrazionale...l'illusione... la speranza...
... il male crivella... il male distorce il pensiero...
ma il male non spegne l'urlo dei miei perchè?...
e sentire...
che la più grande perdita è
lasciarsi morire dentro ... mentre si vive

sabato 3 maggio 2008

Basta.... .... ....


BASTA SOLO RICOMPORRE IL PUZZLE ...

giovedì 1 maggio 2008

35 ....


Il film della mia vita,
oggi lo rivedo
e vorrei
poter riavvolgere il nastro
e cancellare le scene più dure.
Tagliare tutti i miei sbagli,
e la pellicola si ridurrebbe.
Cancellare tutto il dolore
e la pellicola sarebbe soltanto un cortometraggio.

Farei in modo di cambiare strada:
la sceneggiatura sarebbe diversa e tante scelte sarebbero
l’opposto di quelle che sono state.
Ricaratterizzerei il mio personaggio:
mi costruirei una corazza e con quella affronterei lo sviluppo della storia.
Girerei tante nuove scene ed inserirei nuove persone.
Terrei anche le vecchie però, perché tutte mi hanno dato qualcosa di se.
E spingerei continuamente il Rewind:
per rivedere mille e una volta la nascita di mio figlio.
E mille e una volta ancora rivivrei quel momento.
E milioni di volte ogni giorno con lui.

Non tutto il film è da buttare.
Soltanto la gran parte di esso.

Un altro compleanno
è arrivato.