martedì 24 marzo 2009

Difficile trovare le parole... Davide


Quanta fatica per diventare grande… se così si può dire, eppure eccoti qui, sei uno splendido ragazzo e anche con un cuore grande. Cerca di goderti questi 17 anni nel miglior modo possibile! Davanti a te avrai ancora una lunga strada da percorrere, ti auguro tutto il bene di questo mondo affinché tu possa trovare ogni giorno momenti stupendi e indimenticabili! Davide, io penso che l' importante non è quante volte una persona si vede importa invece se ce l'hai nel cuore... ed "esserci"..... tu ci sei... Auguroni ....
Clo e Vy

lunedì 23 marzo 2009

( aperta parentesi chiusa parentesi )



(Accuso la stanchezza, quella post weekend, quella del fine settimana finito, la stanchezza del corpo che ha fatto molti lavori e quella del corpo che esce poco per volta e tutto lo stanca, accuso la stanchezza psicologica di un inizio settimana che mi pone di fronte alla necessità di propendere per il mutamento, e mi obbliga a farmi forza perchè dalla crisi io possa ricevere una spinta benefica verso l'opportunità (di cosa non è ancora chiaro). Accuso la stanchezza di una solitudine mentale, perchè gli affini esistono, ma dislocati geograficamente in modo disomogeneo. Aaccuso la stanchezza della solitudine fisica, ben conscia che intorno a me a parte qualche luminosa eccezione non vi è che poco o nulla, e mi ritrovo come un cactus nel deserto, per difendermi e sopravvivere ho trasformato le foglie in spine).

domenica 22 marzo 2009

Una serata tra "Le mura" ...


Una serata, senza tempo .... e libertà.
Con i denti stretti, un vento fresco e un po' pungente,
ma che ci stava tutto . Si si, proprio tutto.
Solo le nostre parole, gli occhi grandi e le voci stonate…
questo nessuno se lo porta via.
Nel borgo più piccolo che abbia mai calpestato.
All’ombra di una fortezza,
da una parte i sassi a formare case
e dall’altra le luci scintillanti di una città.
Li,
i miei momenti di silenzio,
le mie parole, le mie paure,
i miei ricordi, la mia forza...
e quel profumo di tempi lontani,
riscoperti in età matura, ... niente male.
Spensieratezza e qualche domanda.
Nella prima serata di primavera.

mercoledì 18 marzo 2009

Quando le piccole cose quotidiane ...

..... sanno farti felice


"Hai un bambino stupendo"

detto da un uomo che è padre e che guida lo scuolabus

scusate ma è stata una vera soddisfazione.


martedì 10 marzo 2009

GIU ... ancora più GIU


Capisco poco,
il mio pensiero oggi è malato,
è preoccupato, non riesco a sorridere,
non è facile e non è esageratamente grave,
ma un medico mette sempre uno scompiglio,
mi fa più paura lastruttura,
chi ci lavora... che schifo...
devo essere un' altra volta forte,
e mi sento debole, più che mai.

E' un giorno grigio,
grigio tutto intorno,
grigio dentro di me…
Sono triste, ed ho paura, domani, forse,
sarò triste…ed avrò paura
La solitudine che mi accompagna da anni
è diventata un abitudine nel vivere
le mie giornate da sola con me stessa…
ma non basta per alleviare questo tipo di stato…
Si sono triste!
Non piango …o quasi…
forse ne ho versate troppe lacrime in passato
che adesso quelle poche rimaste
riescono a fermarsi in tempo
prima di bagnare le mie guancie…
le trattengo, finche riesco.
Ma più le trattengo
più dentro di me si forma come un nodo..
un nodo che stringo sempre più forte…
un nodo che spero non si spezzi mai davanti a nessuno,
la mia fragilità, la mia debolezza è mia
nessuno di coloro che mi circondano voglio che la vedano…
io per loro non sono cosi, io per loro sono forte...
quella che alla domanda come stai risponde sempre”bene”
sono quella che non hanno mai guardato negli occhi,
proprio come faccio io,
non guardandomi allo specchio,
nessuno ha mai letto i miei sorrisi finti,
nessuno ha mai compreso quello che provo…
nessuno mi abbraccerà mai…sussurrandomi
“noi capiamo”
perché nessuno è in grado di sentire le urla della mia anima…
perché forse troppo silenziosa
ma non è colpa di nessuno, la colpa è mia,
dovrei cambiare… ma non trovo un appiglio,
sicuramente, quel gancio è proprio in me ma nascosto…
devo solo cercarlo bene…devo trovarlo…
e agganciarlo bene…
Non mi resta che vivere anche questa,
..... e domani forse sarò meno triste di oggi
…o forse riuscirò a nasconderlo meglio…

ore 2.12

.... mi vado a stendere,
a chiudere gli occhi,
a rilassare i muscoli,
spazzare via i pensieri,
spegnere il cervello,
e sentire il mio dolore e la mia paura
spegnersi in un sonno...
senza farmi così male...


lunedì 9 marzo 2009

come un giro in giostra ...


grazie Pri...
***
Siamo come diamanti...
Uniche e preziose.
Il dono più bello che avessimo potuto ricevere
è quello di essere ciò che siamo...
DONNE !!
Chi dice donne
dice danno.
Ed è vero, perchè
danno la vita,
danno la speranza,
danno il coraggio,
danno conforto,
danno se stesse per amore.
Auguri
***
Grande Pri...

giovedì 5 marzo 2009

un sorriso in una giornata di pioggia...

UN DIFETTO NELLA DONNA
Quando Dio creò la donna era già al suo sesto giorno di lavoro
facendo pure gli straordinari.
Apparve un angelo e gli chiese:
”Come mai ci metti tanto con questa ?"
E il Signore rispose: “Hai visto il mio Progetto per lei?”
"Deve essere completamente lavabile,
però non deve essere di plastica,
avere più di 200 parti muovibili ed essere capace di funzionare
con una dieta di qualsiasi cosa avanzi,
avere un grembo che possa accogliere quattro bimbi contemporaneamente,
avere un bacio che possa curare da un ginocchio sbucciato
ad un cuore spezzato e lo farà tutto con solamente due mani.”
L’angelo si meravigliò dei requisiti. “Solamente due mani….Impossibile!"
E questo è solamente il modello base?
E’ troppo lavoro per un giorno….Aspetta fino a domani per terminarla.
“No lo farò!” protestò il signore.
“Sono tanto vicino a terminare questa creazione
che ci sto mettendo tutto il mio cuore…"
Ella si cura da sola quando è ammalata
e può lavorare 18 ore al giorno.
L’angelo si avvicinò di più e toccò la donna.
"Però l’hai fatta così delicata, Signore”
“E’ delicata, ribatté Dio, però l’ho fatta anche robusta.
Non Hai idea di quello che è capace di sopportare o ottenere”
“Sarà capace di pensare?” chiese l’angelo.
Dio rispose:“Non solo sarà capace di pensare,
ma pure di ragionare e di trattare"
L’angelo allora notò qualcosa e allungando la mano
toccò la guancia della donna…
“Signore, pare che questo modello abbia una perdita…”
“Ti avevo detto che stavo cercando di mettere in lei moltissime cose…
non c’è nessuna perdita… è una lacrima” lo corresse il Signore.
A che cosa serve una lacrima?” chiese l’angelo.
E Dio disse:“Le lacrime sono il suo modo di esprimere la sua gioia,
la sua pena, il suo disinganno, il suo amore, la sua solitudine,
la sua sofferenza, e il suo orgoglio.”
Ciò impressionò molto l’angelo
“Sei un genio, Signore, hai pensato a tutto. La donna è veramente meravigliosa”
Lo è!Le donne hanno delle energie che meravigliano gli uomini.
Affrontano difficoltà, reggono gravi pesi, però hanno felicità, amore e gioia.
Sorridono quando vorrebbero gridare, cantano quando vorrebbero piangere,
piangono quando sono felici e ridono quando sono nervose.
Lottano per ciò in cui credono.Si ribellano all’ingiustizia.
Non accettano un “no” per risposta quando credono che ci sia una soluzione migliore.
Si privano per mantenere in piedi la famiglia.
Vanno dal medico con un’amica timorosa.
Amano incondizionatamente.
Piangono quando i loro figli hanno successo
e si rallegrano per le fortune dei loro amici.
Sono felici quando sentono parlare di un battesimo o un matrimonio.
Il loro cuore si spezza quando muore un’ amica.
Soffrono per la perdita di una persona cara.
Senza dubbio sono forti quando pensano di non avere più energie.
Sanno che un bacio e un abbraccio possono aiutare a curare un cuore spezzato.
Non ci sono dubbi però… nella donna c’è un difetto:
Ed è che si DIMENTICA QUANTO VALE.
Manda questo alle tue amiche per ricordare loro la creatura meravigliosa che sono…
da un amico.... grazie gipy

mercoledì 4 marzo 2009

oggi ...



E un altro mese se n’è andato. Qui il tempo corre veloce quanto i pensieri e se mi siedo sull’erba o forse, visto il freddo ancora incalzante, meglio dire sulla neve a guardare cosa accade intorno senza farne parte, forse non mi rialzerei. Quindi reggo. Ci sono. In qualche strano modo resto in equilibrio. Un equilibrio tutto strano e tutto mio, ovviamente.
Mi chiedo quanto ancora resisterà la mia instancabile "chiusura" . Cerco di mettere tutto su una bilancia ma non si muove e non da ne ragioni ne torti. Allora metto tutto nel frullatore e mescolo ben bene, che almeno si unisca tutto e che possa avere una sorta di lucidità.
Ne esce una meravigliosa stanza vuota. Luminosissima ma spoglia. E c’è l’incredibile voglia di riempirla, l’immaginazione già s’è fatta avanti a mostrare come sarà, ma è comunque vuota, oggi. Però c’è luce. Tanta. E non lo sapevo. Non credevo.



domenica 1 marzo 2009

frullato di pensieri ...




L'autostrada, chilometri di asfalto che ti portano lontano, lontano nel tempo. Avanti. Indietro. Passato e futuro che la velocità amalgama senza senso. Viaggiare in autostrada, e scavarsi dentro. Ti chiudi dentro te stesso. Radio accesa, strada da mangiare, luci che ti sfrecciano accanto e scompaiono, facendosi rosse, quasi vergognandosi di aver interrotto quell’idillio fra te, dentro, ed il mondo, fuori. Strada diritta, catrame scuro, notte nella notte. Fari che illuminano solo lo stretto necessario, non c’è bisogno di sapere che hai un paesaggio attorno, che c’è qualcosa oltre te e l’oscurità. Fai duemila pensieri e non ne finisci uno, lasci che la musica, a volume sostenuto, come quello dell’automobile, si impadronisca della tua mente e la porti lontano. Macini chilometri e minuti. Non vedi l’ora di arrivare. Poi arrivi, la nostra casa, la macchiana da scaricare, e si rompe la magia di stare soli con se stessi. Finisci di parlarti, quasi ti saluti e ti dai appuntamento al prossimo viaggio. Spegni l’autoradio, metti i pensieri nel vano portaoggetti e scendi. Siamo a casa Clo.