venerdì 25 settembre 2009

8 anni fa ....



Otto anni fa in queste ore cambiava la mia vita
passavano le ore e man mano arrivavo verso l'alba di un giorno diverso...
li, sola, in quella stanza d'ospedale cercavo di concentrarmi per sentire meno dolore,
di regolare i respiri e dirottare i pensieri altrove......

lì sola nel buio di una notte difficile e tormentata
lì, aspettando che arrivasse il momento in cui Claudio
avesse avuto voglia di fare insieme a me
quel grande tuffo verso l'esperienza più grande che si possa mai fare al mondo,
verso l'emozione più intensa che si possa mai provare,
verso la gioia e il dolore più forte di tutte per una donna:

il miracolo della vita.

Fu una notte interminabile, degna d'esser chiamata vigilia.

Il travaglio fu intenso, il parto lungo e difficile... indescrivibile,
potrei scrivere centomila metafore,
centomila dettagliate descrizioni,
centomila chilometri di parole...


Ma nulla di tutto ciò potrebbe mai rendere l'idea
di quello che ho provato quando ho sentito quel pianto,
ho guardato quegli occhioni neri,
quei capelli così "sparati" alla giapponese...
ma talmente era forte il dolore che non ho saputo abbracciarti subito,
questo lo rimpiango molto,
di non averti subito abbracciato...
...e sono passati 8 anni!

si, il tuo compleanno mio piccolo ometto
e spero passeremo una giornata speciale
in cui tutti ti dedicheranno tante attenzioni
e ti faranno sentire speciale,
sei un piccolo grande ometto lo sai?
Ho nella testa tante troppe cose intraducibili a parole.
Ma infondo non ho bisogno di altre parole stasera,
so bene quello che devo fare, raggiungerti, accarezzarti lievemente
nel nostro lettone e svegliarmi presto domani
per far si che tu viva un dolce e divertente compleanno.

Auguri Amore mio bello, la tua mamma ti ama

Immensamente.



BUON COMPLEANNO CLAUDIO !!!

La forza che ci abbandona...


Come può una madre arrivare a questo gesto estremo? ... è comune farsi questa domanda quando si sentono notizie come questa. Una mamma, uccide prima i suoi due figli poi si suicida.

Era disperata. Era cosi disperata da non vedere nessuna via d’uscita. Continuava a scendere, sempre più giù, verso il fondo, e più scendeva, più il fiato la abbandonava e la forze se ne andavano.Fino a quando non è più riuscita a vedere altro che buio e la sua testa era un vortice di pensieri e paure.

Una madre pensa istintivamente ai propri figli. Non li abbandonerebbe mai a se stessi. Farebbe qualsiasi cosa per salvarli.

Quando è successo a me, non poche volte, io ho pensato che dovevo per forza tenere duro, tentare, resistere, cercare una riserva di fiato in una bolla che non sapevo esistesse o un briciolo di forza in un muscolo che non sapevo di avere.

Per mio figlio. Per non abbandonarlo, per non lasciarlo a sé stesso.

Ma non è l’unica possibilità.


L’altra possibilità è lasciarsi andare, tanto si combatte contro un nemico subdolo e perfido e non si vincerà mai. Se ne uscirà solo sconfitti e distrutti. Resistendo, si postpone soltanto la disfatta.


Nessuna madre sceglierebbe la fuga abbandonando i propri figli. Forse non si trova altro modo per salvare i propri bambini, che portarli con se. Portarli via: via dal male, via dal dolore, via dal buio, via dalla sofferenza. Con se: per non abbandonarli mai.

sabato 19 settembre 2009

Il giorno dei giorni ....

Oggi è stato tutto diverso, la mia email arrivata tra le prime, mi ha fatto assistere a un pomeriggio dietro le quinte, l'attesa prima del concerto dentro e fuori l'Arena e il soundcheck, le prove del suono pomeridiane del Liga con la band, normalmente inaccessibili e a porte chiuse, ... e l'incontro con Lui, una stretta di mano, di quelle forti, come piacciono a me, un bacio e una foto.

Alle nove in punto il boato di 12000 voci ha accolto Luciano, dalle gradinate e in platea ci siamo immediatamente alzati e abbiamo iniziato a cantare fin dalla prima nota. Sempre una forte emozione e impossibile per me trattenere le lacrime, mi arriva troppo dentro... bravo, grande.

Nel finale, sulle note di "Balliamo sul mondo", una vera e propria esplosione di energia ha travolto l'Arena. Rock'n'roll doveva essere e "porco rock'n'roll" è stato, così come Liga lo ha voluto sottolineare in uno dei parlati tra un pezzo e l'altro.Nel finale l'abbraccio coi fan è stato una "botta" straordinaria e Luciano non ha potuto fare a meno di ringraziare: "Vi ho beccato mentre scattavate tutte quelle foto" ha detto "sappiate che anche io ho scattato le mie, e sono rimaste impresse dove voi sapete."

venerdì 11 settembre 2009

Ogni anno oggi ...


Un fiore in memoria per le vittime dell'11 settembre.
un fiore per le vittime dell'abruzzo...
un fiore per le vittime di viareggio..
un fiore per ogni persona che ha lasciato questa vita.

sabato 5 settembre 2009

Si riapre...

Già. Sono tornata. Da me stessa.
Mi sono perdonata, mi sono abbracciata, mi sono assolta per peccati che non ho commesso.
Poi, dolcemente, ho lasciato che i giorni si confondessero tra loro,
che le ore perdessero di valore e che il mio tempo fosse scandito unicamente
da luce, buio, fame, sonno.
2 settimane di convalescenza.

La prima settimana è stata ricca di angoscia, di sogni indesiderati e silenzi.
Poi la scelta sofferta di partire e la necessità di staccare, di respirare un’altra luce.
Menton.... Mi ha curata accarezzando ogni ferita.
Non mi sarei mai aspettata niente di simile.
Cioé speravo in un beneficio, si…. ma non ero così ottimista.


Settembre è un po' come gennaio... si riprende,
si riparte, con buoni propositi .... e speriamo che vada.