martedì 25 novembre 2008

... tristezza


... a volte è meglio tacere, non dire. Lasciare che le immagini, i ricordi, le sensazioni facciano il loro corso. Specie in un giorno di istinti sgarbati, come questo. Dove niente sembra trovare la sua collocazione, non dico logica, almeno fisica, tutto senza alcun ordine, tutto confuso, troppi anni mescolati, visi che si sovrappongono, un puzzle mai realizzato, una vita non del tutto vissuta, un mare che lentamente si prosciuga e il vento che non fa il suo mestiere.

venerdì 21 novembre 2008

Notte ...


... la notte, quando c’è più silenzio, quando anche il piccolo è andato a letto, ho spento la tv e sento solo il mio respiro, il ticchetio delle mie dita sui tasti, niente musica stanotte, neanche in sottofondo, neanche a volume appena percepibile, stanotte ripenso e sento, sentimenti contrastanti, di decisioni da prendere e non più rimandabili, sensazioni e sentimenti che si affrontano, che si scontrano. Pensieri estremamente lucidi e pensieri confusi. Paura e determinazione, panico e testardaggine, una corsa veloce verso il futuro e un’impennata verso il passato. Io sono qui, sto così, sono fatta in questo modo. vivo del presente ma con troppi legami con il passato e con una bestiale paura del futuro, eterna contraddizione. Costruisco e distruggo. Piango e rido. Sognatrice e distruttrice di sogni. Terribile associale sempre alla ricerca di un sorriso e di una goccia di affetto e comprensione.
Stanotte gira in questo modo. Stanotte questo letto non dà calore e questa casa non dà riparo. Stanotte non mi basto più. Stanotte avrei voglia e bisogno di qualcosa che non ho. Non ho più. forse non ho avuto mai.

venerdì 14 novembre 2008

momento nero...

... meglio attraversare un momento nero,
o farsi attraversare da un "momento" nero ??
105 strappate sempre un sorriso. si si.

mercoledì 12 novembre 2008

Immagine e pensieri ...


"lasciati abbracciare piccola"
con la pelle sudata sento gli occhi gonfiarsi
per un pianto d'allegria,
e i miei piedi non toccano più terra.
.....
Che bella questa foto e queste parole le ho prese da un blog e mi hanno catturata, mi hanno fatto nascere pensieri, ricordi, sogni ... l'ho guardata, per molto, ... non smetterei di guardarla, bella, bella veramente.

lunedì 10 novembre 2008

Comunicare per molti è difficile ...


Comunicare. E’ la prima cosa che impariamo davvero nella vita, e forse, la prima che dimentichiamo da ” grandi “. La cosa buffa è che più si cresce più si imparano parole e più parole impariamo più crediamo di esser capaci di parlare…nello stesso tempo però sembra che diventi sempre più difficile sapere cosa dire,o dirlo nel modo giusto.…
E così ci troviamo alla fine della giornata con delle cose di cui non si può fare a meno di parlare. Altre cose semplicemente non si ha voglia di sentirle e altre ancora che e diciamo solo perché non possiamo più tenerle dentro. Per certe cose invece …non servono parole, certe cose si fanno e basta. Alcune cose si dicono perché non si ha altra scelta….e alcune cose invece… le lasciamo li… dentro noi stessi.

Altre le si dicono per difesa, vero M. ??? … senza pensare a ciò che poteva essere, a ciò che non è stato, a ciò che avrei potuto fare. Semplicemente, oggi e qui, con pensieri che scadono ogni 24 ore: M. MA VAFFANC........

giovedì 6 novembre 2008

un motivo ...



.... Ci Han concesso solo una vita
soddisfatti o no
qua non rimborsano mai
e andare va bene però
a volte serve un motivo


un MOTIVOOOOOOOOOO

mercoledì 5 novembre 2008

Yes, you can !!


La vittoria di Obama,
le immagini incredibili degli americani
che fanno la coda per andare a votare
(qui, quando mai?),

la loro gioia fatta di canti e balli per le strade,
intenerita per i festeggiamenti in Kenia.
Obama sarà il Presidente degli Stati Uniti
gli interessi degli Stati Uniti
sono anche quelli del resto del mondo.
Rimango comunque incantata dalla capacità che questo grande paese ha ,
di stupirci sempre… nel bene e nel male
penso alla nostra realtà così diversa,
il nostro inguaribile provincialismo...

il partito democratico americano ha giocato una scommessa forte
e ha messo i piedi nel piatto con grande coraggio,
una donna e un afroamericano....

MacCain che riconosce la superiorità del suo rivale
e si addossa interamente la colpa di una sconfitta pesantissima.

Tutti sullo stesso palco, vincitori e vinti,
a salutare e ringraziare con un sorriso,
certo dentro sono sorrisi diversi, ma ciò che hanno trasmesso,
non è stato poco, ... dovremmo riflettere.

martedì 4 novembre 2008

Perdersi ...


…poi mi perdo a pensare. E vivo giorni di silenzio in analisi della mia interiorità, ma anche di serenità nel mondo di tutti i giorni.

Capita che sono stanca, e mi siedo, come se mi fossi seduta sul marciapiede, a bordo strada, e guardo la vita scorrrere, senza voglia di rimettermi in carreggiata. Guardo, attraverso, e penso ai fatti miei… a volte profondi, a volte spumosi, a volte non ricordo nemmeno a cosa stavo pensando un secondo prima, a dire il vero. Ma resto li seduta. A volte mi metto con le gambe incrociate, in altri momenti invece mi stendo.
Come sabato, in giardino, sul dondolo al sole. La camicia dava fastidio al sole, a pensare ancora una volta che il freddo sia lontano. Che c’è ancora tempo. Che c’è ancora spazio… perchè questo inverno doveva essere diverso, mentre lì c’è ancora il sole ad avvolgermi. Io su quel dondolo, con quel sole, mi ci sarei fermata per un tempo indefinito.

Poi c’è il freddo, quello secco che punge e amo qundo mi posso proteggre. E tutte le sere, rientrando a casa, poterlo chiudere fuori e lascirsci scaldare dal proprio nido, è molto piacevole . Questi momenti mi ricordano perchè amo l’inverno. Come il profumo delle caldarroste nei mercatini o nelle sagre del week-end. Il buio arriva presto, però in fondo anche il buio ha il suo fascino. Nell’assenza di luce c’è qualcosa di intimo e proibito.
E mi perdo così, in momenti così.



domenica 2 novembre 2008

Vita da tetris...



Oggi la mia valvola di sfogo è stata il gioco del tetris. E chi non lo conosce? Tanti piccoli pezzi di forme diverse da incastrare l'un l'altro, come in un puzzle, mentre piovono dall'alto ad una velocità che aumenta col tempo. Il tutto con l'intento di completare campi corrispondenti a righe orizzontali che, sgretolandosi, fanno scendere il livello della composizione dei pezzi liberando spazio e permettendo di continuare il gioco, gioco che finisce quando tutto lo spazio a disposizione è saturo. Bisogna stare sempre bassi, sul fondo, per sperare di resistere più a lungo.

Ecco. E' un po' come la vita, fatta di piccole tappe che sono livelli da superare, di situazioni che ti piovono addosso e tu devi decidere in fretta come meglio gestirle e combinarle: un disordine a cui dare un ordine, mettendo tutti i pezzi al loro posto. E tutto nel giusto tempo, un tempo sempre più inclemente. Le difficoltà non possono che aumentare. Più si va avanti e più il gioco si fa duro...più temi di perdere il controllo di tutto e di essere sommerso. Il mio tetris si sta complicando. E' un periodo che i miei riflessi si sono addormentati e guardo i pezzi cadere...

sabato 1 novembre 2008

.... finalmente sabato.


Si chiude una settimana di affanni. Uguale, troppo uguale, a tante altre che si sono succedute negli ultimi mesi. Tra umore che non è dei migliori e mortificazioni inflitte quotidianamente da ogni lato, tra vita pubblica degradante e privato costretta ad arretrare, a difendersi da volgarità e superficialità dilaganti. Approdare al sabato, a questi due giorni di stacco sacrosanti, diventa sempre più penoso ma sempre più essenziale per i fragili equilibri delle nostre vite.

Leggerò, ascolterò musica, ritirerò i miei fiori. Cercherò insomma di fare quelle cose che hanno un senso, che permettono al mio respiro di dilatarsi, alla mia mente di sfuggire, seppur per poco, ai continui e insistenti pensieri.