domenica 2 novembre 2008

Vita da tetris...



Oggi la mia valvola di sfogo è stata il gioco del tetris. E chi non lo conosce? Tanti piccoli pezzi di forme diverse da incastrare l'un l'altro, come in un puzzle, mentre piovono dall'alto ad una velocità che aumenta col tempo. Il tutto con l'intento di completare campi corrispondenti a righe orizzontali che, sgretolandosi, fanno scendere il livello della composizione dei pezzi liberando spazio e permettendo di continuare il gioco, gioco che finisce quando tutto lo spazio a disposizione è saturo. Bisogna stare sempre bassi, sul fondo, per sperare di resistere più a lungo.

Ecco. E' un po' come la vita, fatta di piccole tappe che sono livelli da superare, di situazioni che ti piovono addosso e tu devi decidere in fretta come meglio gestirle e combinarle: un disordine a cui dare un ordine, mettendo tutti i pezzi al loro posto. E tutto nel giusto tempo, un tempo sempre più inclemente. Le difficoltà non possono che aumentare. Più si va avanti e più il gioco si fa duro...più temi di perdere il controllo di tutto e di essere sommerso. Il mio tetris si sta complicando. E' un periodo che i miei riflessi si sono addormentati e guardo i pezzi cadere...

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