giovedì 31 luglio 2008

Forse bisognosa di ferie ...


Vy è un po' triste. Vy tanto stanca. Vy tanto stufa. Vy tanto arrabbiata con se stessa. Vy che continua ad avere paura di tutti, ma a cadere sempre nelle braccia sbagliate. Vy che è un po’ come quella Clarissa lì, che vorrebbe un abbraccio, ma non permette a nessuno di capire cosa c’è in fondo ai suoi occhi. Vy esausta, che vorrebbe il mare. Vy che vorrebbe non saper pensare. Vy che vorrebbe essere stupida sciocca e vuota. Vy che invidia le galline nel pollaio. Vy che vorrebbe non pensare, che vorrebbe non capire, che vorrebbe non farsi domande..
Vy davvero al palo, per parlare di sé, a sé stessa, in terza persona.

lunedì 28 luglio 2008

giorni di silenzio...



…poi ci sono quei giorni in cui sei nervoso e non sai il perchè,
in cui lo stomaco si annoda e la mente si annebbia…
e il silenzio è un amico fedele e complice dei tuoi pensieri…

una notte insonne

e oggi sono così, rapita dal mio silenzio,
dall’assenza che è presenza di un gioioso dolore. che fa paura.
Non lascio uscire nessuna parola.
Mi butto sul lavoro sperando di scacciare queste sensazioni miste,
questo lieve amaro in bocca.

martedì 22 luglio 2008

Riscoprire...


Per mesi, anni sono stata come congelata.
Non me ne rendevo conto:
la situazione, o forse la mia incapacità di sopportazione, o la drammaticità del tutto,
non mi hanno lasciato lo spazio sufficiente per respirare, né per guardarmi attorno.
Per mesi, anni... Ho impedito a me stessa di sprofondare,
di lasciarmi andare,
di cedere a quel senso di pace e tregua che ti concede la resa.
Tuttavia, nonostante tutto questo,
nonostante le giornate piene di doveri, impegni, pensieri, paure,
nonostante le notti insonni a cercare soluzioni e a trovare nulle,
nonostante la guerra per riuscire a reggere, a sorridere,
mentre mi sentivo di cera sciolta;
non ostante tutto, è come se tutto quel tempo fosse fisso, immobile, incapace.
Non riesco a spiegarlo e nemmeno a comprenderlo:
ne ho avuto coscienza solo recentemente,
riprendendo a stare un po' meglio di salute,
mi sono nuovamente sentita viva, mi sono riscoperta “io”.
Ho trovato il modo e la forza per continuare a lottare
con tutte le difficoltà di ogni giorno, grazie a questa pelle che inizia a cicatrizzarsi.
Ho trovato il modo per uscire, con Clo,
come non riuscivamo a fare da tantissimo tempo,
per andare al parco.
Ad un tratto mi sono scoperta scongelata.
Mi sono resa conto che c’era di nuovo un mondo ed un’estate.
Per mesi e anni … niente altro che disperazione ed angoscia in crescendo:
nessuna stagione, nessun autunno, nessun inverno, nessuna primavera.
Come se fossi stata imprigionata nella mia pelle
e li mi avessero lasciata a combattere per sopravvivere.
Per mesi, anni.
Sono sopravvissuta.
Sto uscendo da questa prigione, mi sento come scongelata,
ho ancora brividi improvvisi che, a volte,
mi portano ad arrabbiarmi troppo per troppo poco.
E che a volte mi fanno piangere. Troppo e troppo spesso.
Ma è di nuovo estate: gli odori, i colori, il caldo....
E Clo che a settembre compirà 7 anni.
E' passato il tempo... volato...
Non importa.

Ce ne sarà ancora e spero molto più sereno
per crescere il mio principe.






Un po' meglio...


Sto un po' meglio fisicamente,

e ne sono contenta,

mi manca Danko,

non ci sei al di la di questo vetro,

manchi tu.


Danko ... il mio pensiero.

domenica 13 luglio 2008

... il mio pensiero

Cosa c’entra questo cielo lucido
Che non è mai stato così blu
E chi se ne frega delle nuvole
Mentre qui manchi tu
...
Pomeriggio spompo di domenica
Come fanno gli altri a stare su
Non arriva neanche un po’ di musica
Quando qui manchi tu
...
E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere
Cosa c’entra quel tramonto inutile
Non ha l’aria di finire più
E ci tiene a dare il suo spettacolo
Mentre qui manchi tu
...
Così solo da provare panico
E c’è qualcun\'altro qui con me
Devo avere proprio un aria stupida
Sai come è manchi te
...
E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere
E adesso che sei dovunque sei
Ridammelo indietro il mio pensiero
Deve esserci un modo per lasciarmi andare
...
Cosa c’entra questa notte giovane
Non mi cambia niente la tv E
che tristezza che mi fa quel comico
Quando qui manchi tu
...
E adesso che sei dovunque sei
Chissà se ti arriva il mio pensiero
Chissà se ne ridi o se ti fa piacere
E adesso che sei dovunque sei
Ridammelo indietro il mio pensiero
Deve esserci un modo per lasciarmi andare...
...
DANKO, è per te.

Ciao Danko...

Paura, dolore, impotenza,
e tante lacrime,
stassera davanti ai tuoi occhi
eri, sei, così dolce,
quegli occhi,
mi hai sempre parlato con i tuoi occhi,
sapevi dirmi tutto.

Le nostre scelte, i nostri rapporti finiti,
di noi che ci chiamano "adulti"
hanno cambiato la tua vita.
E con quelle scelte, tu hai perso il tuo cuore...
Danko lo leggevo ogni giorno in quello
sguardo spento ciò che ti era rimasto,
e non potevo che soffrire,
ma sai, ...
forse la protezione di una mamma verso un figlio,
è anche troppa, ma non la puoi cambiare.

Oggi sto ancora più male,
perchè da quando le tue gambe non ti hanno più retto,
mi sono dedicata a te portandoti le mie cure,
e Claudio lo hai visto che mi aiutava,
mi passava la pomata, la benda, le forbici...
e si è potuto avvicinare a te,
non puoi capire quanto era felice di poterti stare così vicino,
di poterti accarezzare, lo diceva a tutti
"di aver accarezzato il cane di sua mamma",
ed io ho visto in questi giorni il rapporto che
avrei voluto ci fosse tra noi tre.

Danko, sicuramente io ho sbagliato,
ma sentivo il tuo amore forte,
e non ho mai capito se eri disposto a
dividermi con Claudio, così la tua stazza, la tua forza,
difronte a Clo mi hanno bloccata.

Ho accarezzato la tua testa,
tante volte, fissando il tuo sguardo dolorante...
avrei voluto vederti saltami addosso,
come facevi ogni volta che mi avvicinavo troppo a te,
e dove io ti riprendevo con un "GIU' Danko",
ma stassera non è successo,
e non succederà più.

Avrei voluto qualche tua parola stassera,
avrei voluto sentirti parlare ...
non mi bastavano i tuoi occhi,
mi facevano troppo male,
avrei voluto fare qualcosa di più.

Danko, io posso solo ringraziarti,
per tutto l’amore che mi hai regalato,
per ogni carezza che ho potuto darti,
sono certa che tu mi abbia amata più di chiunque,
ed il tuo è stato un grande amore.

Lunedi mentre starò in ufficio,
non ci saranno più i tuoi occhi su di me,
al di la dal vetro,
sarà difficile e farà male,
e il mio pensiero sarà per te.


Non posso dirti nient’altro che GRAZIE…
e scusa, perchè noi adulti dovremmo imparare un po' di più da voi.


CIAO CUCCIOLO MIO….

giovedì 10 luglio 2008

niente male...


"tra palco e realtà" e "balliamo sul mondo"
...
San Siro, 4 luglio 2008


domenica 6 luglio 2008

e devo dirvi che visti da qua, fate sempre la vostra porca figura !


Questo concerto per me è iniziato a febbraio. Già da allora, infatti, percepivo la strana tensione che accompagna eventi come questi; tenendo in mano i biglietti che mesi dopo mi avrebbero permesso di varcare le soglie di San Siro per assistere al concerto di Ligabue, provavo già piccole emozioni, ansia positiva, perchè quel concerto lo aspettavo da tempo e quel giorno, coi biglietti in mano, potevo essere sicura che non me lo sarei persa.

La vita scorre lenta e quasi ti dimentichi di quella data... poi, improvvisamente, mancano pochi giorni e ti sorprendi a dire: "Ehi, ci siamo! E' passato in fretta il tempo!". Un attimo prima eri nel freddo invernale a pensare a come sarebbe stato il tuo primo concerto, vivendo e credendo che il tuo star male non potesse durare sino a quella data, ma un attimo dopo sei alla vigilia del concerto e tu stai peggio di allora. Rabbia, pensieri ... tanti pensieri e l'ultimo è quello di non andarci. L'agitazione ti fa dormire nervosa, triste, tesa. Mi sveglio, vado in ufficio, chiama Monica, agitata per concordare orari ... ed io non esprimo il mio ultimo pensiero. Così sarà Ligabue.

Ore 16.00 Saliamo in macchina
e ci buttiamo nelle misteriose tangenziali che,
in un modo o nell'altro, ti fanno arrivare a San Siro.
Arrivate. Entriamo, finalmente, e senza fretta,
per non bruciare nessun attimo di quella serata.
San Siro è immenso, è gremito, pieno di gente.
Cerchiamo il nostro posto,
secondo anello rosso, settore 246, fila 7 e posto 26.

Sedute al nostro posto.
Mi guardo intorno, un po' incredula, osservo, ...
minuti d'attesa che si consumano tra
l'odore docile di erba
che qualcuno attorno a noi sta rollando
ed ascoltando persone sconosciute,
che fanno sentire la loro voce.

Ci siamo.Camicia nera, jeans neri.
Si comincia con
"Certe notti".

Musica senza interruzioni, in cui ha presentato i nuovi brani e rispolverato alcuni vecchi pezzi. Bella scenografia, grande band, ottimo coordinamento immagini-suoni soprattutto sulle note di " Non è tempo per noi"che è stata cantata a squarciagola da tutto lo stadio mentre sul megaschermo scorrevano gli articoli della costituzione. Credo molto nella musica come veicolo educativo, e visto che c'erano molti giovani spero che Ligabue continui su questa strada.

Il concerto, è finito con il nuovo brano "Buona notte all'Italia" nella cui prefazione ha ricordato di come dobbiamo vivere si in questo nostro Paese non come ‘ospiti’ ma come attori del nostro futuro, e coloro che ci governano, possono dire quel che vogliono, ma NON SIAMO ROBA LORO: l'Italia è di chi la vive non di chi la governa! Lascio Il video del pezzo che ha mandato a casa più di qualcuno con i lucciconi perchè sono sicura che ognuno di noi , guardandolo, troverà in esso un piccolo ricordo e un pensiero.


Due ore e mezza di musica, ottima musica, emozioni, ottime emozioni, Ligabue, San Siro, 65.000 persone... ore 2, stanche ma felici, si ritorna a casa contente di poter dire un giorno:

“2008 IO c’ero“.

Grazie Liga!

giovedì 3 luglio 2008

MOVI ...


Doveva essere la nostra giornata
ci dovevi essere tu
io dovevo stare meglio
invece niente di tutto questo
NIENTE ...
credimi se dico che mi dispiace
e non puoi capire quanto.
E' per te.
MOVI