domenica 31 marzo 2013

è Pasqua

.... e son gia' passati due anni....


mi verrebbe da dire che è volato il tempo e nonostante la velocità con cui è trascorso una cicatrice e' ben impressa, a volte la paura ritorna .... ma oggi sei dove tu vorresti essere e allora io guardo indietro e sorrido, lo voglio vedere come un traguardo raggiunto: OGGI SPERO E SORRIDO PA♥



martedì 19 marzo 2013

Bella e dolce, infantile quanto adulta la festa che, oggi, ci ricorda la figura del Papà.


Tutto ha origine dalla festa di un papà esemplare, San Giuseppe che seppe vivere con responsabilità, dignità, gioia e sacrificio il suo ruolo di padre oltre la fisicità della relazione.

Giuseppe uomo giusto, viene chiamato un titolo che di questi tempi è di difficile lettura, ridondando la domanda: cos’è giusto?

Ma Giuseppe seppe fare della sua paternità la prima giustizia responsabile custodendo ed educando quel bambino nell’alone del mistero, perciò uomo giusto ed anche paziente, uomo dell’attesa che mai si ribellò ad un progetto di vita a tratti incomprensibile sin dalla notizia di Maria sua fidanzata di esser incinta.

Da lui possiamo cogliere il gusto di accogliere il progetto di Dio nel silenzio e nel mistero non come uomini e donne sottomessi ma come persone responsabilmente attivi che impiegano tutto sé stessi nella collaborazione al progetto di Dio.


Il ruolo del padre oggi, ha bisogno di essere rivalutato, di esser rivestito di nuovo di una dignità, in particolare in quelle tristi situazioni di uomini che han visto crollare il progetto di una famiglia e si ritrovano ad esser padri part-time e presenti con il solo mantenimento mensile stabilito da un giudice.

E’ triste vedere come, la società che con il divorzio, invece di portar benessere e sviluppo ha portato tristezza e solitudine. Quanti uomini oggi trascorreranno questa festa con un desiderio di una famiglia unita e felice.
T tanti, troppi uomini che non possono accompagnare i loro figli nel normale sviluppo. Come è vero che tanti sono anche i padri che non vogliono stare accanto ai loro figli.

Questa festa ci faccia ricordare ciò che siamo, innanzi tutto figli bisognosi di essere amati e non delusi da una realtà che abusa di uno strumento come il divorzio che, doveva aiutare quelle situazioni invivibili, che oggi si rivela come una risposta alla mancanza di responsabilità.