domenica 23 settembre 2007

Sensazione di un sabato sera ...


Ci sono sensazioni prepotenti che puoi viverle cento volte
eppure hanno sempre uno stupore sfrenato,
una meraviglia gioiosa, una sorpresa che sembra sempre la prima.
Mi ripeto sempre di non porre limiti al mio autentico modo di essere ...
poi quando si tratta di avvicinarmi al fuoco
torno sempre a ripensare alle volte in cui mi ha fatto male ...
e rinuncio a ritentare anche se conservo in me ricordi ancora vivi.
E basta un odore per creare un gran caos ...
Basta una risata, ...
Basta una canzone, ...
a farti "rivedere" mille fotogrammi di attimi vissuti su quelle note.
Basta uno sguardo per decretare un pericolo imminente,
un desiderio covato ma mai ascoltato.
Basta un abbraccio, di cui non si può fare a meno ad azzerare ogni difesa.
Quanto la razionalità può limitare, arginare, modificare
ciò che è il nostro inconscio a partorire?
Credo ben poco ...
Allora forse sarebbe bene arrendersi.
Partita vinta a tavolino.
Vivi ciò che la vita ti propone.
Fino in fondo.
Raccogli anche le briciole.
Assapora ogni boccone.
Ed esulta.

Questo è ... si proprio questo ... Vy lo sai, lo senti, fallo !!

lunedì 17 settembre 2007

Tu che sai guardare da lontano....


Buonanotte a te,
che sai guardare da lontano
e vedi meglio di molti che stanno vicini,
buona notte a te che sei alla ricerca
ma che non cerchi....


Forse il nostro è un mondo fatto di parole sperate e confidenze intuite,
di sintonia così potente da essere disarmante e di comune modo di vedere.
Ma capita anche, di non essere pronti nello stesso momento
di star male a tal punto da
evitare qualcosa che ti potrebbe far bene
e chissà.... forse è un treno passato
di quelli che ti dicono che hai perso
e che non passerà più
o forse era solo un treno sbagliato...
o che ripasserà,
sempre con lo stesso "carrellista".

Buona notte a te che sai guardare da lontano.

domenica 16 settembre 2007

La vita che non ho.....


Mi aggrappo alla vita,
e a ciò che non ho.
Non voglio pensare al passato, nè al domani.
Penso al mio presente.
Penso alle persone autentiche alle quali accarezzare l'anima.
Penso all'affetto intorno a me.
Non voglio sentirmi circondata da fantasmi pronti a tradirmi
e scomparire alla prima occasione.
Perchè spesso mi lascio invadere dagli spasmi di certe emozioni.
La vita è una giostra che gira, ed io ora non voglio scendere.
Sento le mie lacrime scendere
e sento fredde le dita delle mie mani, mentre le asciugo.
Qui dentro, ora, c'è solo tempesta.
Sto male.... ESC

Ecco..
Vorrei partire.
Andare in un posto lontano e divertirmi.
Fare cazzate di notte in giro per i locali,
presentarmi con un nome diverso dal mio,
conoscere gente e farci l'amore ,
spudoratamente...tanto chissenefrega...
Voglio sentire le emozioni sulla pelle. La vita dentro.
Fare l'alba tutte le notti
e ammirare l'orizzonte opaco diventare rosa pian piano.
Ubriacarmi di vita.
La vita mi attraversa il corpo, l'anima...
per rifugiarsi in un luogo sconfinato...
Lì ci sei tu, io.
Lì le nostre anime prendono il tè e parlano
diventando complici...
..... La vita che non ho

mercoledì 12 settembre 2007

Nessuno è esente dal dolore...

Ci sono diversi modi di comunicarlo...
forse è più semplice farlo con quelli semplici, piccoli...
ma il grande dolore è indicibile...non è quantificabile...
Con un dolore dentro e le lacrime agli occhi si può scrivere ....
ma in un oceano di dolore anche il più grande scrittore ammutolisce...
Oggi non so dare voce al mio dolore...
Preme dentro e riesco solo a guardare il cielo...
affinché non faccia scendere lacrime
sul volto di mio figlio...
perché le mie dita...i miei baci...il mio amore

oggi non basterebbero ad ascigarle.

Quando riuscirò racconterò il mio dolore di oggi..... il mio 11 settembre.

martedì 11 settembre 2007

" .... il primo giorno a scuola"


Parole
come se non ci fosse nulla prima appaiono,
forti, chiare, burrascose, tenui e imponenti.
Nella stessa misura.

Porto Claudio a scuola, mi guardo intorno,
un nuvolo di genitori e figli, mamme che le
vedi un attimo e sembrano perfette.
Ed io mi sento occasionale. Accidentalmente mamma.
Non so se Clo sia fortunato ad avere me come mamma,
certamente io lo sono ad avere lui come figlio.

L'ingresso della scuola ed i suoi corridoi sanno di
sguardi di bimbi, di tutti i bimbi che ci sono passati,
sanno di primo e di ultimo giorno di scuola.
Hanno questo opaco sentore, non importa che siano
pitturate di fresco. Certi aloni non si possono togliere.

Pavimenti lucidi, invitanti per delle corse
rubate ad un qualunque regolamento.
E' tutto di nuovo pronto..... e mio figlio è lì seduto,
con la sua curiosità, pare avere il mondo in tasca,
un mondo su misura, in cui il 10 settembre è solo il
suo primo giorno di scuola e null'altro.

Mamme e papà, sorrisi e sguardi umidi.

Occhi lucidi, i miei.....
Lo vedo li. Seduto al suo posto.
Perfetto nella sua assoluta unicità e imperfezione.
Camicia azzurra scozzese con bottoncini rossi.
Sguardo complice, e atteggiamento d'attesa.

Uscendo riguardo le pareti..., quell'ingresso,
che sicuramente vedrà anche
qualche sua corsa rubata,
qualche rimprovero di maestra,
qualche pagina di quadernone da non dimenticare,
qualche sorriso e qualche timore .....
e da oggi ci sarà anche il suo sguardo.

Clo
E' squillata la tua prima campanella e ora avrai un
mondo fatto di lettere e parole, ordinate in un quadernone,
a quadretti grandi, con molti disegni colorati.
Non voglio essere la mamma che sta dietro a tutto,
vorrei entrare nei pensieri che tu vorrai scambiare con me.
Non voglio tessere il filo delle tue giornate,
piuttosto colorarle insieme,
trovando nuovi modi di sentirsi provvisoriamente parte di tutto.

Questa voglio essere con te,
una che non gioca al tuo posto, ma che ti osserva,
e ride con risate simili,
e piange con le stesse lacrime.

Giorni a pastello e gomme profumate.

domenica 9 settembre 2007

venerdì 7 settembre 2007

.... una frase


" Dio mi ha dato tutto, e se anche si prende tutto.... va bene, siamo pari"



una frase che mi è rimasta dentro,
una frase che non capisco se
può essere pronunciata da tutti
o se è di pochi,
parole che mi hanno toccato
le avrei volute mie
e che per un attimo mi hanno
fatta sentire piccola piccola.

Una frase che scorre nella mia mente,
parole di un uomo che oggi se ne è andato
un pezzetto d'Italia
L. Pavarotti.

Non sono un amante della musica lirica
ma non è necessario amare qualcuno
per non restare indifferenti alla sua morte,
una frase
si una grande frase.

Forse da pochi o forse da tutti.





lunedì 3 settembre 2007

è di nuovo settembre....



Sembra sia passato solo un soffio di vento dall'ultimo settembre.
E invece è un anno che è volato via...ed è di nuovo settembre,
con la sua aria fresca e il suo venticello pungente
a ricordare che è ormai tempo di fare ordine nella mente,
ritrovare la concentrazione in tutto,
fare nuovi buoni propositi e ripartire col lavoro
e tutto quello che abbiamo lasciato in sospeso.

Io grandi cambiamenti non ne vedo,
ed è forse questo a farmi avvertire una strana stanchezza
che mi toglie persino le parole dalla bocca e la voglia di scrivere.

Bisogna sempre ricominciare in qualche modo.
E' da un po' che io sono ferma
e più passa il tempo più questo mi fa sentire spenta.
Tutto è cambiamento. Io non sono esattamente quella di ieri.
Ma il tempo che passa non equivale sempre ad una crescita.
Certo è facile dire soltanto...ok da oggi si cambia!
L' idea stessa del cambiamento spaventa quasi sempre
perché mette in ballo le nostre certezze
e ci fa temere di sbagliare direzione.
Ma stare fermi non ci aiuta di certo.
E più si rimane fermi, più risulta difficile e faticoso rimettersi in moto.
A stare fermi si rischia di perdere il senso della vita oltre che se stessi.

..... E' uno spreco sostare troppo .....


sabato 1 settembre 2007

R I T R O V A R M I ...

Non ho nulla da dire, oggi,
a dire il vero sono giorni che

non ho voglia di parlare.
Forse non ce n'è bisogno,
a che serve del resto?

Cerco di ritrovarmi
tra il niente e la vita,
tra le ombre del buio
e le timide stelle,
sulla linea di un tramonto
e lo sbadiglio del mattino.
Cambiamenti e affanni
gioie e malinconie,
sterzate e deragliamenti,
emozioni traballanti
tra i neuroni tesi..
Voglia di gridare
e di riabbracciarmi..
un pò..solo un pò..
per ritrovare la voglia di essere..

Giocare con un sogno,

guardare la vita..
e sostare sul silenzio..
E ritrovarmi ancora..
nel respiro del vento,
tra le onde della confusione
io..ancora..per essere oggi
o forse solo sembrare...