domenica 26 settembre 2010

auguri amore mio ....


9 anni


Mamma mia! Mi sembra ieri quando sono entrata in ospedale, con la mia valigia, impaurita e ansiosa di vederti.

Sono volati questi 9 anni! E ne abbiamo passate tante. Tutti abbiamo cercato di circondarti del nostro tanto amore, per farti crescere sereno, ed oggi sei un bambino bravo, allegro, cordiale e vitale, sei sincero ed affettuosa.
Sono molto fiera di te.
Claudio, ora sei in quel passaggio della vita dove inizia ad uscire il tuo carattere, non sei più piccolo e non sei nemmeno grande. Sei anche in un momento in cui qualsiasi cosa io dica o faccia, ti disturba. Magari non sempre, magari non proprio tutto, ma quasi e spesso. Hai le tue idee di cui ti sembra di essere convinto, i tuoi desideri e le tue speranze, i tuoi bisogni e le tue richieste.

Lo so: ci sono passata. Ci siamo passati tutti e, pare strano, anche noi mamme. Quella specie di sofferenza che sembra tutta tua, quella strana forma di solitudine in cui ti pare essere confinato dal fatto che nessuno ti capisca, in realtà le ho attraversate e ne sono uscita rafforzata, intatta e ora sono qui per condividerle con te.
Ma so anche molto bene che questo non ti importa, ti sembra inutile, non ti aiuta. Almeno, non ora.

Oggi ti guardo e spero solo che ti siano arrivati i miei insegnamenti, la differenza tra il bene e il male, il giusto e lo sbagliato. Spero di averti insegnato che la cosa più preziosa sei tu: nessuno e nulla dovrà mai avere per te più importanza. Devi amare e rispettare te stesso, perché in questo modo avrai il rispetto e l’amore degli altri. E dovrai amare gli altri. Tutti. Nessuno escluso. Spero di averti saputo trasmettere, con tutti i miei discorsi e le mie arrabbiature, che tutti siamo uguali e allo stesso modo meritiamo amore, rispetto e libertà.

La libertà è qualcosa che dovrai pretendere. La libertà è una necessità, come il cibo e l’acqua: è un tuo diritto e un tuo dovere fare in modo che ti venga riconosciuta. Lo so che ti sembra sciocco, perché sei nato libero e lo consideri un bene acquisito, un fatto, come i tuoi capelli scuri o i tuoi occhi grandi. Invece non è cosi: la libertà è unica, ma piena di facce e sarà tuo compito fare in modo che nessuna di esse venga oscurata. Libertà non significa solo camminare liberamente per strada o non essere imprigionati. Libertà significa potere esprimere le proprie opinioni sempre, comunque ed ovunque, con chiunque ti si presenti davanti ed in ogni occasione tu decida di farlo, senza che questo comporti nulla contro di te. Libertà significa poter scegliere cosa fare della propria vita, chi amare, chi non amare, quale università frequentare, come vestirti, senza che questo possa essere discriminante nei tuoi riguardi. Libertà significa poter essere quello che sei, ora, domani e sempre e non permettere a nessuno, né a me, né alle amiche, agli amici, né tantomeno, in un futuro, a nessuna ragazza o donna, così come a nessun professore o datore di lavoro, di dirti chi sei o chi dovresti essere. Libertà significa sapere tagliare tutti i rami secchi che ti impediscono di fiorire, in ogni momento in cui si renda necessario e lasciare che quelli sani buttino le gemme, significa saper liberarsi ogni volta che qualcuno o qualcosa ti lega delle catene alle gambe e farlo con tutta la grinta e la sicurezza necessaria. Libertà significa questo e tanto altro e spero di averti insegnato a riconoscerla.
Forse sei ancora un po' piccolo per apprendere a pieno, ma giorno dopo giorno è importante che tu conosca la vita e che impari a combattere. Saper combattere sarà necessario, come stiamo facendo ora, purtroppo sarà necessario anche in futuro. Quel che dobbiamo fare è solo tenere duro e continuare a contrastare tutte le tempeste, fino a quando non cesseranno.Il significato di questa cosa è che, se sei in gamba e se sei capace, se puoi contare su te stesso, sulle tue forze, se ti dai da fare e non ti arrendi mai, anche in mezzo ad un uragano potrai tenerti ben saldo e vincere. L’importante è non cedere mai.

Un’altra cosa, in cui credo profondamente e che, ogni giorno mi si mostra davanti chiaramente: a volte quel che sembra non è quel che è davvero. Le cose vanno guardate in profondità e di ogni cosa va colto il senso. Non sempre le persone che sembrano stare bene o meglio di te, sono davvero più fortunate. Dammi ascolto.Non è una maglia in più quella che fa la differenza. La differenza la fa un amico in più. Non è una scarpa in più che conta. Quel che conta è una dose d’amore maggiore.
Ancora una volta quello che ti dico ti sembrerà assurdo, ma la verità è che i figli non si amano con i “SI”, ma con i “NO”.Un “Si” è facile da dire, è sbrigativo, non richiede impegno, non richiede testa, non richiede concentrazione, non richiede tempo. Un “si” evita discussioni, evita un ragionamento, evita noiose spiegazioni o litigate eterne. Il “No” invece ha bisogno di ragioni. Il “No” spesso è una tutela o una salvaguardia. Ancora più di frequente, il “No” è un insegnamento. Non esiste “SI” sul quale un bambino o un ragazzo rifletta. Il “No” presume un processo, un percorso, breve o lungo, comunque ci sarà: l’accettazione, il rifiuto, la contestazione, la comprensione, la repulsione. Qualsiasi cosa segua, lascerà un piccolo segno e, comunque, coinvolgerà entrambi. Il “si” lo si può dire pensando ad altro, il “no” mai.
Con questo, non intendo dire che ogni mio “si” sia stato superficiale o ogni mio “no” giusto. Cerco sempre di fare quel che è meglio per te, per quanto mi è possibile, anche quando non ti sembra proprio che sia cosi. Ci metto tutta la mia buona volontà, seppure sappia di avere sbagliato spesso.

Clo ricorda sempre di non abbassare mai la testa, non seguire la massa, non usare le parole né, ancor meno, le idee degli altri, ma usa la testa ed elabora sempre le tue. Studia. Leggi. Impara. Non per i professori, non per la scuola, non per me, ma per te. PER TE. Perché la conoscenza ti permetterà di comprendere e la comprensione ti permetterà di vedere. E di pensare. Solo sapendo e capendo potrai farti delle idee e non essere costretto a seguire quelle di altri.
La conoscenza rende liberi. E’ un fatto, non una semplice frase.


Cadi e rialzati. Spero di saperti insegnare a camminare da solo, quando sarà il momento, pur sapendo che sono qui, ci sarò sempre; ancora per un po'di anni resterò stretta stretta a te, poi, pian piano, spero di sapermi allontanare, mantenendo sempre il mio sguardo su di te e mantenendo la distanza di sicurezza necessaria a farti inciampare, magari ferire, ma aiutarti sempre ad andare avanti, a camminare. Anche questo spero di poterti insegnare: a fare da solo. Ad avere il coraggio per fare da solo. E farlo.

Non adattarti mai. Non lasciare mai che qualcuno scelga per te. Fai sempre una scelta e schierati sempre. Non assoggettarti mai a nessuno, per nessuna ragione: non all’amicizia, perché se impone o richiede non è vera né sincera; non all’amore, perché se così fosse non sarebbe tale, ma solo una trappola. E non al potere che, da che mondo è mondo, in ogni sua forma, raramente ha avuto ragione. Valuta quel che è giusto e quel che è sbagliato, poi persegui il primo. E difendilo, se c’è bisogno.Difendi i più deboli di te e prega che ci siano persone giuste se mai avrai bisogno di essere difeso tu. Ma, qualora non ci fossero, non scendere mai a compromessi. Mai. Valuta sempre, ragiona e scegli. Se sei convinto e sei sicuro di essere nel giusto, non cedere mai.
Spero di essere stata anche in grado di mostrarti la scala di grigi tra il bianco e il nero, quella che io non vedo mai. Perché esiste e le sfumature contano. Spero tu sappia essere più deciso e sicuro di te di quanto non sia io, i miei errori spesso sono stati a causa della mia insicurezza e indecisione.

Francamente, spero di insegnarti tutto quel che posso e poi spero che tu lo accolga lo filtri e lo arricchisca con tutto te stesso, il tuo carattere, la tua anima, il tuo cuore e tutta l’esperienza che, ogni giorni, da 9 anni fa fino a tra mille anni, ti farai, affinché tu possa shakerare il tutto ed estrarne un cocktail eccezionale.


Doveva essere una semplice lettera di auguri ma, come sempre, diventa un misto di raccomandazioni, speranze e malinconia.


Quindi basta cosi! Tanti auguri mio dolcissimo Amore.

Auguri!!

La tua mamma.

lunedì 20 settembre 2010

TORINO 18 settembre 2010



Anche Torino è andato…
Anche Torino è già un ricordo..
Ma che Ricordo…
un ricordo che ti rimane dentro
provi a raccontare…
ci provo appunto,
hai sentito dire che “Definire significa limitare”
infatti come si può definire un’emozione
qualcosa la “trascureresti” sempre
e come puoi tralasciare anche un solo istante

di quella magia che hai vissuto…
ogni minimo attimo aveva il suo straordinario…


Parlo di me,
di qualcosa che ho dentro, nello stomaco.
Provo a ricordare solo alcuni momenti
e lo faccio mettendo la data per ricordare meglio,
Cerco di fermare quel momento come se in un futuro

avessi paura di dimenticarlo
mentre quello che scrivo rimarrà per sempre.


Torino…
Si, Torino la immaginavo…
un po' per le due date consecutive
la prima vissuta un po' male
per il ritardo, l'ansia del ritardo,
poi la chiusura
la data più importante

18 settembre 2010
chiusura tour stadi 2010
Arrivo,
un ora abbondante d'anticipo
Che meraviglia…

arriva quell’orologio sullo schermo
SHOWTIME 21.10
uno scherzo, poi appare

SHOWTIME 21.00
l'attesa... poi
...lo vedi imbracciare la chitarra
li da vicino
un boato mostruoso si alza verso il cielo,
e per la prima mezz’ora resti senza respiro.
Sei affascinata
Meravigliata
Stupita
da quella GRINTA
Davvero straordinario
Qualcosa di strepitoso
'è il rock
il suo rock
una carica e una forza ...
mai vista
Sei li nel mezzo
Al tuo fianco hai Beppe
Cerchi di non perderti niente
Ti emozioni
Lasci che qualche lacrima ti percorra il viso
Un concerto
che come al solito
non vorresti mai vedere finire..
una di quelle notti che mai dimenticherai...
quelle notti che per sempre rimarranno impresse
nei tuoi occhi
nel tuo cuore
nella tua anima

Ma come tutte le cose anche quella si è conclusa…
è stata intensa è stata emozionante.

I CONCERTI SONO EVENTI UNICI E IRRIPETIBILI.
RIPROPONGONO TUTTI GLI STESSI CONSUMATI RITUALI:
MA LE EMOZIONI, IL PUBBLICO, LA PERFORMANCE SUL PALCO,
IL COLORE DEL CIELO, IL SAPORE DI FESTA CHE SPRIGIONANO
NON SONO MAI ESATTAMENTE GLI STESSI.
CAMBIANO SEMPRE,OGNI VOLTA.