sabato 11 gennaio 2014

... il tuo essere in crisi, la mia paura di questa notte......

lacrime che ti escono dagli occhi... e  lacrime che invece prendono una strada inversa e si depositano dentro, in quella parte di te che sta tra l'anima e lo stomaco, che poi era la stessa parte da cui nasceva il volo libero di quelle farfalle mai provato prima se non con te..... questo tipo di lacrima ti si appiccica dentro, lasciandoti questa sorta di malinconia impastata alla tristezza, ai ricordi e all'immaginazione di tutto ciò che sarebbe potuto essere e che oggi non è...

Un dolore sordo, un tonfo non  attutito quello sentito in questi tuoi due giorni di crisi, fa male nonostante la musica ed i colori che puoi metterci, nonostante l'affetto di chi in te ci crede e di chi ti vuole bene...... già quel tipo di lacrime non le asciughi con un fazzolettino bianco, ne con un foglio di carta, non le asciughi con una telefonata a Elena ne con una giornata di lavoro.... quelle lacrime mi seguono SEMPRE.

La troverai anche stupida la mia paura di  non saper voltare pagina, lo troverai riduttivo il mio  non saper andare avanti, il non voler più amare...... lo troverai da deboli,  da codardi, ma io soffro per questa possibile FINE e in questa notte IN BIANCO fatta di lacrime, pensieri e queste parole,  scrivo che non m' importa un cazzo di ciò che pensa la gente, importa solo ciò che penso io, CHI sono IO, e cosa voglio io.
 

Perché poi infondo la mia vita non la vive nessuno per me, quindi come poter accettare critiche o giudizi di qualcuno che si affaccia nella mia vita e giudica.....




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