lunedì 4 maggio 2009

la notte è troppo lunga e il buio troppo denso



Scendono lacrime che bagnano il cuscino. Silenziose e soffocate per non disturbare nessuno. A farmi forza solo le mie braccia. In un letto troppo grande, in una stanza dal colore che amo, in una notte troppo vuota. E tu dall’altra parte della città sei tranquillo e prendi sonno senza fatica.
E io sono alle prese con una caccia grossa, devo uccidere il mio grillo parlante, quella vocina che dal profondo urla “così non va!così non va!”. Cronache di un film già visto. E non ti sto paragonando a nessuno, ci mancherebbe. Perché sto parlando di me non di te. Di me che di nuovo metto in gioco la mia vita per farla combaciare con quella di qualcun altro, come se la sua avesse più valore della mia.
Oggi sento freddo. La voglia di sospirare affondando il viso nel tuo collo e darmi della stupida per tutti questi pensieri ridicoli. Ritrovare il sorriso nel nostro star bene e lasciarmi questa nebbia di titubanze alle spalle.
Purtroppo le parole per quanto belle si sgonfiano se non ci sono fatti a supportarle. E oggi mi sembra che il NOI sia più sgonfio. Meno entusiasta e meno convinto.
Ho bisogno di ritrovare la mia capacità di buttare tutto sul ridere. Non mi piace la me di questi giorni, affatto. Sarà che non ne posso più di questo tempo che sbalza da una temperatura all'altra, sarà che sono un pò sotto stress, sarà che devo darci il tempo di conoscerci… di sicuro però i primi approcci sono già ricchi di mancanze.... semplicemente questo, in questa notte densa.

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