Anche se non sembra, ci sono. Ascolto, penso, osservo, aspetto. In realtà mi godo queste giornate di freddo a cuor leggero. Musica che passa, parole che si fermano, il tempo di soffiarle via, pensieri sottili che sembrano attraversarmi senza un perchè e finiscono invece per accumularsi come polvere su questo strano cervello.
Vorrei scrivere tanto, ma vorrei farlo con calma. Vorrei rielaborare quello che mi rende silenziosa e riuscire a spiegarne anche la positività che mi regala questo stato. Ma mi viene difficile. Sono giorni che apro questo foglio bianco e non ci metto su una sola parola. Proprio io, che se non scrivo non sto bene. Proprio io, che ovunque e comunque una penna con me ce l’ho sempre. Proprio io, già.
Vorrei scrivere tanto, ma vorrei farlo con calma. Vorrei rielaborare quello che mi rende silenziosa e riuscire a spiegarne anche la positività che mi regala questo stato. Ma mi viene difficile. Sono giorni che apro questo foglio bianco e non ci metto su una sola parola. Proprio io, che se non scrivo non sto bene. Proprio io, che ovunque e comunque una penna con me ce l’ho sempre. Proprio io, già.
Poi basta un banale acquisto, una leggera conversazione, riscoprire sorrisi sciocchi che ti fanno bene, con un "chiunque" ... o forse non è stato un "chiunque", aver visto delle belle sfumature, ed aprire questa pagina con altri pensieri, non quelli di ieri, non quelli dei giorni passati, altri pensieri...
sentire che non è andato tutto perduto, che i cambiamenti sono evoluzioni di ciò che si è, quindi l’argilla si può modellare, scalfire, sgretolare, riadattare…ma resta SEMPRE argilla. Così sono io. E resta sempre una me di fondo, quella che sorride e c’è.
Felice di tante piccole cose. Piccole ma in fondo grandissime, perchè sono quelle importanti, VERE.
Felice di tante piccole cose. Piccole ma in fondo grandissime, perchè sono quelle importanti, VERE.
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