sabato 13 dicembre 2008

La notte di Santa Lucia... è la più lunga che ci sia.

Ci vuole poco a pensare ai ricordi in questa notte, sono certamente molto vivaci, colorati e pieni di sorprese: la notte tra il 12 e il 13 dicembre era qualcosa che non si può spiegare, nemmeno se ci penso ora, lei Santa Lucia, che arrivava con l'asinello e il carretto pieno dei nostri desideri. Ti dicevano di mettere fuori dalla porta il fieno per l'asinello. La sera del 12 si andava a letto presto, ed il mattino ci si svegliava molto presto, io e i miei due fratelli.... il primo che si svegliava aveva il compito di chiamare gli altri, correvamo in cucina, li c'era un gioco per ognuno di noi, e a tavola, al posto di ognuno di noi, un vassoio di dolci, guardati un po i giochi iniziava un scambio di caramelle, "io ti do questa, tu in cambio mi dai quella" barattavao i dolci che ci piacevano meno.

Ma la magia stava più nei giorni d'attesa, quei giorni dove si doveva essere bravi, dove si disegnava e si scriveva a Santa Lucia.

Ed oggi mi trovo dall'altra parte, vedo Clo agitato, impazziente, una lista di giochi sulla sua letterina per Santa Lucia, continui disegni, ed io che preparo, che voglio fargli assaporare questa magia nel migliore dei modi, perchè oggi le magie sono troppo poche e queste poche è giusto viverle.


Ci siamo Clo.

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