venerdì 1 febbraio 2008

Caos non calmo ...

Stamattina, quando mi sono svegliata,
ho subito capito che le cose non andavano tanto bene.
Negli ultimi giorni ho respirato, troppo stress. So come sono fatta.

Almeno un po’ l’ho imparato in tutti questi anni di convivenza con me stessa.
Accumulo stress, imbarco malumore.
Poi, quando raggiungo un certo punto di saturazione, esplodo.
La diga cede. Gli effetti possono essere devastanti.
Oggi ero arrivata esattamente a questo punto.

La sensazione la riconosco e vedevo tutti i sintomi.
Umore nero. Senso di inadeguatezza. Groppo in gola.
Lacrime che continuano a scivolare giù senza alcun freno
e senza alcun motivo apparente. Neanche un’ombra di ottimismo.
Nessuno spiraglio di luce.

Mi siedo, per terra vicino a un calorifero che mi scalda la schiena e aspetto...
Che cosa esattamente non lo so.
La gola è secca, le parole sfuggono, i pensieri si perdono.


Sono io sbagliata...
Non comprendo il mondo e la gente,
e mi sorge il dubbio che l’aliena su questa terra sono proprio io.
Come se fra me e il resto del mondo, fra me e le persone,

ci fosse sempre e comunque un muro invalicabile.
Qualcosa che forse ho costruito proprio io,
senza volerlo o comunque inconsciamente.
Il risultato è la totale incapacità di comunicare e fare capire.

Fare capire chi sono veramente, come vivo, cosa voglio.
E’ come allungare le mani tutto intorno e non trovare niente.


E' chiara la confusione
quella si.



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