giovedì 9 luglio 2009

... Ritorno


.... ritorno non stando bene. Sentendo un ansia che mi spaventa. Così riapro queste pagine che raccontano di me, e mi chiedo che c'è?.... C’è che io di natura sono un essere autocritico e di una severità sovrumana con me stessa. C’è che sono mesi che mi sento io quella sbagliata, quella che non è abbastanza, quella che non da quanto dovrebbe, quella che non è come vorrebbero, quella che fa ma potrebbe fare di più, quella che è ma potrebbe essere di più…. sostanzialmente: quella che non è abbastanza giusta. C'è che sento un nodo in gola e le lacrime subito scendono, per un non nulla, c'è che non sto parlando con nessuno di questo.


Sapete che c’è di nuovo?


Che mi sono rotta i coglioni, di valere molto per gli altri e poco per voi. Di prendermi colpe che non ho. C’è che io in dubbio non mi ci metto più, mi sono stancata. C’è che quando io mi presento, dico solo “Piacere, Viv...”. Non dico “sono la migliore”. Dico “conoscimi, scoprimi, vivimi.” Sono un collage di difetti con qualche bel pregio. Non pretendo di essere niente. Non chiedo niente. Non voglio apparire diversa.


Cosa sono?


Sostanzialmente non lo so nemmeno io. So che vivo cercando di dare il meglio e preoccupandomi fin troppo di non ferire gli altri. So che ogni tanto cado e le ginocchia son sbucciate un giorno si e l’altro pure, ma mi rialzo. Sempre. So che se ci tengo a qualcuno, quello vieni prima di me stessa. So che mi fido delle persone anche se so che mi faranno male. So che sono di una pigrizia sconvolgente se si tratta di me, ma corro come un trottola per chi mi sta vicino. So che potrei essere migliore. So che non mi voglio bene. So che sono lunatica. So che ogni tanto faccio cazzate clamorose. So che non so mentire. Perché la verità mi si legge negli occhi e nelle mani, sempre. So amare. Troppo. So difendermi. Poco. So curarmi, per forza. So che quando sto male non urlo. So che quando vado in pezzi non faccio rumore. So che se mi calpesti e ti voglio bene, chiedo scusa io.


Sapete che c’è di nuovo?


Che sono qui. Tengo stretto tutto. E piango il mio dolore. La debolezza sarà forza, un giorno..... quando?

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