sabato 28 febbraio 2009

Al mare ....


Parto, per un fine settimana al mare, quel mare che mi ha visto troppe volte sola e che conosce cosa ho nell'anima, un mare che non m'invoglia a raggiungerlo, ma che quando lo faccio, poi sto bene.

Passeggiando lungo la spiaggia deserta i pensieri corrono, ...... quante volte ho vissuto questo momento, ed ogni volta mi sento tanto piccola davanti al questo mare.
Eppure di questo mare non ho mai avuto paura, ci sono praticamente cresciuta dentro, quel mare che era una distesa sempre in movimento anche quando sembrava fermo, che io vedevo ogni momento diverso anche se sembrava sempre uguale.
Mi fanno molto più paura gli scogli, le rocce, quelle rocce così dure contro cui s’infrangono le onde, loro sì sempre uguali ai miei occhi, immobili e immutabili, nonostante il mare tentasse inutilmente di aggredirle.
Allora mi chiedevo se avrei preferito essere mutevole come il mare o salda come le rocce, se avrei preferito una vita sempre in movimento come il mare o stabile come le rocce, e non sapevo decidere, perchè il movimento del mare mi sembrava in fondo inutile, vano, mentre le rocce così ferme in fondo rappresentavano la stabilità delle cose certe, ma con il suo movimento continuo il mare aveva un fascino che certo le rocce non avevano.
Non sono mai riuscita a darmi una risposta, né pretendo di darmela adesso, ma qui, davanti a questa distesa azzurra e calma, che ancora mi suscita gli stessi pensieri di allora, non posso non accorgermi che, tra le rocce ed il mare, alla lunga è il mare ad averla vinta.

Nessun commento: