martedì 30 dicembre 2008

Rifletto ... e scappo al mare

Premesso che .............per un Babbo Natale cosi' .... un sacrificio lo si può anche fare. Arrivati a fine anno son d'obbligo le riflessioni, ed è giusto appuntare cio che questo anno ormai agli sgoccioli mi ha insegnato..... :

  • mi ha insegnato che non importa quanto male ti facciano: se riesci a trovare la forza dentro di te, riuscirai a contrastarlo;

  • che i cattivi vincono sempre, però non sono mai soddisfatti;

  • che i buoni escono sempre feriti, spesso a pezzetti, ma quel che salvano, li rende fieri;

  • che i veri amici non sono sempre gli amici vicini;

  • che sorridere, anche quando ti si spezzano le braccia, aiuta;

  • che la frase “potrebbe andare peggio”, sfortunatamente, è sempre vera; pertanto, ripeterla, fa apprezzare anche una goccia di buono in un mare di dolore: io, l’ho ripetuta spesso negli ultimi anni;

  • che a volte basta una parola e la peggiore giornata, d’incanto, diventa un’aurora;

  • che le favole esistono: si incontrano principesse, principi azzurri, streghe, fate, draghi e molti, moltissimi orchi cattivi; sguainare la spada e mantenere un animo da cenerentola, aiuta;

  • che la favola più realistica è Shrek: il principe azzurro è un bluff, la fata turchina è una vecchia megera inacidita e gli orchi…sono i migliori!!

  • che a volte ci si può arrabbiare, che si può essere arrabbiati anche per molto tempo ed arrabbiarsi con se stessi per questa rabbia, ma la vera natura, se è saggia, riemerge;

  • che la vita è un dono e che, comunque vada, bisogna saperla apprezzare;

  • che si può scendere e sentirsi senza forze e sentirsi annientati e che si può arrivare a pensare di non volersi svegliare più,ma se si ha l’amore più grande del mondo, se si ha un figlio, non si può assecondare il pensiero e ci si rialza e ci si tiene su con le unghie e con i denti e, alla fine, si riesce quasi a camminare;

  • che non importa quanto si curvino le spalle per il peso: l’importante e non fermarsi, l’importante è reggerlo, anche quando si piegano le gambe, anche dovendo camminare a carponi. Prima o poi lo si potrà posare;

  • che il vero Amore non vede, non sente e non ragiona, ma capisce e perdona; sempre. Di qualunque tipo di amore si tratti;

  • che non importa quanto qualcuno ti abbia ferita: puoi ancora ascoltarlo quando chiede perdono, in qualsiasi modo lo faccia;

  • che non sempre si può ricominciare, anche se lo si vuole, ma mai si deve abbandonare, anche se sarebbe più semplice;

  • che quando resti sola contro tutto e ti senti impotente, esiste qualcosa dentro te che puoi usare per salvarti;

  • che gli uomini perfetti non esistono e, se esistono, li incontra sempre qualcunaltra!

  • che esistono genitori di ogni genere e madri di ogni genere e, nella maggior parte dei casi, ogni genitore ha le sue ragioni, ma, qualche volta, esistono pessimi genitori e, quelli, fanno più danni di una tromba d’aria;

  • che i bravi genitori, a dire il vero, sono molto rari: fortunatamente, a me sono capitati questi;

  • che non sono una donna fortunata, non ho avuto una vita fortunata, ma ho una serie di doni che sono la fortuna più grande del mondo: mio figlio, prima di tutto e di tutti e di qualsiasi cosa e la mia famiglia;

  • che l’amore sopravvive a tutto, anche al tempo, anche al dolore, anche alle ferite subite, al taglio delle vene, ai trapani nel cuore: sopravvive, ma diventa saggio… un amore snaturato;

  • che l’amore sopravvive anche alle proprie decisioni sbagliate e anche chi lascia, chi sbaglia, continua ad amare e a soffrire;

  • che l’amore sopravvissuto, non basta;

  • che la fiducia, una volta spezzata, è come un vaso rotto;

  • che a volte basta una certezza per ripulire una montagna di dubbi;

  • che a volte, gli addii, richiedono un tempo più lungo;

  • che l’accettazione dei propri errori è la più difficile;

  • che tutti sono perdonabili, anche noi stessi: ma il processo dura più a lungo, in questo caso;

  • che ferirmi è facile, perché sono sempre disarmata, ma che so anche armarmi, e potrei ferire anche io;

  • che un anno può portare le rughe di dieci e i chili di cinque, ma anche la saggezza e la stanchezza di venti;

  • che uomini passivi e poco iclini al mio essere è meglio lasciarli nel loro poco spessore;

  • che la mia consapevolezza che il trono di Single, del nuovo Millennio, va detronizzato solo se trovi un uomo per cui valga la pena calarsi le mutande!

  • che un anno può farti ricominciare da capo.



Un augurio di un felice 2009 a chi mi ha sopportato,sorretta e valorizzata con le proprie parole in questo 2008 che sta finendo..

Raggiungo Clo al mare, stappo, brindo e rompo il bicchiere davanti a quel mare che mi vedrà sorridere, finisco ed inizio così.

Vy

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