lunedì 27 ottobre 2008

Giorni da cambiare ...


Cammino e sento questo peso sobbalzare ad ogni passo,
dentro la mia gabbia toracica:
un suono sordo, ovattato, piccolo. Ripetitivo.
Mi alzo al mattino e mi tira verso il basso.

Questo mi è successo in questi ultimi giorni
e non mi piace affatto.
Esco, vado al lavoro, lavoro, rientro, sistemo Clo,
e finisce un giorno, due, tre ...
Ogni giorno non riesco a fare un passo che dovrei fare.
Sono molto nervosa e mi arrabbio con un nonnulla.
Non capitava da molto questo, quindi non lo sopporto.
E’ faticosa questa sensazione. Affaticante.

Questo groppo alla gola.
Queste vene sempre a filo di epidermide.
Queste lacrime, costanti, sempre ingoiate.
L’impotenza. La vulnerabilità. La colpa.
Scendere dal letto in loro compagnia e
trascorrerci ogni secondo di ogni giornata.
Quanto vorrei potermi fermare un attimo, soltanto un attimo.

Appoggiare la testa là, nel mio posto,
ormai troppo lontano per raggiungerlo.
Chiudere gli occhi e non pensare. Solo per un poco.
Per un poco.

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