venerdì 12 settembre 2008

La taverna ...



Materialmente in casa mia la taverna è “il rifugio di tutti i mali”… nel senso che finisco per metterci tutto quello che mi serve solo una volta ogni tanto ma che non posso buttare via.
In me, la taverna è quella parte dell’anima in cui finisco per accumulare i ricordi e le esperienze che mi hanno portata ad oggi e che mi scordo li, salvo poi, in giorni come oggi, andare a rispolverare. E’ come sfogliare un vecchio album di foto tutto impolverato. Si vedono quelle figure che hanno fatto parte della nostra vita, si rivive quella scena, magari si legge l’annotazione accanto alla foto… e si torna indieto. Si pensa. Ci si pone domande sul come e sul perchè si è giunti fino a qui, fino a ciò che siamo oggi… e una risposta non c’è.
Nel mio caso almeno, una risposta proprio non c’è. Si tratta solo di scelte. Che ho fatto. Che rifarei. Ma ogni tanto capita di chiedermi come sarebbe andata se avessi scelto l’altra via. Ma non è una domanda che mi pongo con rimpianto o col desiderio di tornare indietro e avere l’occasione di rifare quella scelta e cambiarla… no, niente del genere. E’ solo curiosità. Mi perdo ad immaginare come sarebbe andata… ma alla fine, la conclusione, è che sarei comunque giunta qui. Ad oggi. A questo momento. In questo esatto modo.

Credo che ci sia un motivo per ogni cosa… e che tutta la mia vita, tutte le mie esperienze, tutte le mie scelte, tutte le mie sofferenze, tutte le mie gioie, tutte le mie riflessioni e tutti i miei cambiamenti, debbano portare ad un preciso momento. E da quel momento in avanti, tutto sarà più leggero, più “etereo”, più in discesa e magari tutto sarà in tre.
Ma mi chiedo anche quanto tutta la sofferenza, tutto il male, tutta la disillusione ed il cinismo accumulati possano in qualche modo avermi rovinata. Perchè forse, oggi, che sto meglio, ho paura all’idea di mettermi in discussione, di aprire il cuore e lasciare che ci si guardi dentro senza barriere. Ma poi mi dico che questa paura è normale. Che in fondo è qualcosa che passano tutti. Nel mio caso poi, io so che non ho smesso di credere nell’Amore, nella metà perfetta. Solo, che al momento sono un po' sfiduciata, nel sognarla, nell’illudermi che stia arrivando, ... forse non è ancora il momento.

Non so nemmeno se tutto quello che ho appena scritto ha un senso, ma in questa serata “story”, nella mia testolina che non sta mai ferma, per me ne ha!

Torno in taverna, e sfioro pensieri e ricordi, sto li, .... un poco, e forse ci sono finita perchè oggi ricorre una data forte, ... la tua scelta di scendere, di lasciare la vita, tre anni son passati, ma qui sotto, non basta uscire, li sei rimasto, e come altri giorni in taverna ci ritorno, sei più vivo che mai, con altri dolori e gioie, c'è di tutto. Stassera è andata così, ora torno su e io continuo.

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