martedì 17 luglio 2007

Un fiume che scorre.....

E' stata una bella serata,
non ci sarebbe neppure bisogno di molte parole per dire
quanto sono stata bene, perchè sono sicura che i miei occhi
lo saprebbero dire molto meglio.
Ho fermato momenti di perfetta armonia con quello che avevo attorno,
ho catturato con lo sguardo e con il cuore le infinite sfumature
di attimi da non dimenticare.
A volte mi basta davvero poco per essere felice.
Mi basta lasciarmi rapire da piccoli dettagli e scoprire che hanno qualcosa di magico.
Sabato sera.
Un cielo stellato.
Ma le stelle quante sono?
Tante, tantissime........ impossibile contarle.
E allora sto così ad osservarle, per qualche istante.
Stupita.... imbarazzata..... coinvolta..... e tremendamente tesa.

Sabato sera.
La sua mano.
Il suo profumo, la certezza di saperlo li, dopo anni...... c'è.
Silenzio.
Cos'è successo?
Cos'è che mi prende all'improvviso?
Lo so.
E non lo so dire.
Forse lo saprei anche dire.
Ma ho paura di non saper scegliere le parole.
Ho paura di essere fraintesa.
O forse la mia è solo la paura di chi sa che...
La paura di chi ha la certezza, di chi non si accetta,
forse sono solo mulini a vento nella mia testolina.
E forse è così.
Sono "mie" sensazioni che riescono a scombussolarmi e
a piantare le loro radici nel profondo.

E' andata ..... e non male.

Sono sotto pressione.
Mi sento tesa.
Sono come una pedina della battaglia navale,
mi sembra di non poter abbassare la guardia,
so che da un momento all'altro potrei essere colpita ed affondata.
Mi sento precaria.
In tutto.
E non so come spiegarla questa cosa.

Rifletti, pensi e ripensi e
"di quello che sognavi a 20 anni non hai nulla",
un figlio, si ma da crescere sola.....

Potrei urlare che ho ancora me stessa,
che ne ho superate tante,
che nonostante tutte le cadute sono ancora in piedi.

Ho ancora me stessa.
Ma non riesco a convincermene.
E nel frattempo si avvicina un'altra data per me dolorosa.
Vogliono che io dimentichi.
Sciocchezze.
Non si può.
Non voglio dimenticare.
E non è un ricordo che mi fa vivere nel passato.
Non vivo più nel passato da tempo.
Guardo avanti con il sorriso.
Ma non posso dimenticare.
Significherebbe rinnegare me stessa.

Avevo bisogno di uno sfogo.
Non ci ho dormito tutta notte.
Domande su domande.
Tornano all'improvviso.
Non chiedono permesso.
Sono irriverenti.
Aspettano solo un cedimento.
E ieri sera mi hanno colto in fallo.

Ma ora mi sento carica.
A volte basta poco.
Chiudere gli occhi e lasciar scorrere le diapositive di quei momenti...quelli carichi di alchimia.

1 commento:

bertax ha detto...

Ciao stella, il tuo ometto cresce che è una bellezza. Quasi quasi gli farei incontrare la Bea :D
kisses