sabato 23 giugno 2007

le tue vespe......

Molte notti non riesci a prendere sonno.
Mentre io dormo ed ho tutto il mondo vero che mi scorre sul viso,
passano da qui tutti i miei sogni, i miei desideri, le paure....
poi mi sveglio e ti sento, sento i tuoi rumori,
ed inizio a pensare a cosa possa accadere nel cuore
di una giovane donna per decidere di avere una relazione
con un uomo molto più grande di lei,
che ha problemi con la soglia del dolore,
che si trova in balìa di tutti quei fantasmi del passato che
interferiscono con la serenità, la voglia di vivere e il
tentativo di ricostruirsi una vita.
Me lo chiedo spesso.

Questa è per te una di quelle notti malinconiche e cerchi di starmi
lontano per non trasmettermi tutta quell’ansia che non merito,
così ti limiti ad osservare.

Ed io sto qui, inquieta, dolce e tormentata, fragile e testarda.

E penso che dovresti capire chi sei, all’alba dei tuoi cinquantatreanni,
potresti definirli un traguardo, la soglia da cui ripartire,
l'impegno e non solo la speranza di lasciare alle spalle dolori e sofferenze
per essere più sereno, anche quando stiamo insieme,
ma spesso hai la testa piena di vespe che ronzano liberamente
ed è talmente doloroso e stancante, per te, si ......
ma anche per chi ti è vicino,
quindi un attimo di smarrimento, il pensiero di fuggire....


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